Hershko, Avram
Hershko, Avram. – Biochimico ungherese (n. Karcag 1937), naturalizzato israeliano. Di origineebraica, dopo la guerra emigrò con la famiglia in Israele (1950). Ha lavorato presso la University [...] of California a San Francisco (1969-71) e successivamente presso il Technion, Istituto israeliano di tecnologia ad Haifa. Insieme ad Aaron Ciechanover (con il quale ha collaborato al Technion) e a Irwin ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] Né la concezione lineare costituisce la caratteristica distintiva della visione ebraica della s., e neppure di quella cristiana. A base della quindi nella s. della Chiesa ritenuta istituzione di origine divina. In questa maniera la s. profana risulta ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] raggiunse l'importanza di quelle salomoniche, e fu un continuo decadere. Vi è poi un fatto singolarissimo: del periodo ebraico e d'origineebraica, come non è giunta a noi nessuna opera d'arte figurativa, così neppure sono giunte iscrizioni (le due ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] Il termine genocidio fu creato da R. Lemkin (Axis rule in occupied Europe, 1944), un giurista polacco di origineebraica, trasferitosi negli Stati Uniti, dove insegnò diritto internazionale alla Yale University.
Nell'opera, che tratta delle politiche ...
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LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] fonte palestinese. Il colore linguistico, la pietà e la "giustizia" del mondo ebraico: la presenza e frequenza di cantici per concetti e la forma del parallelismo, di origineebraica, tendono a produrre questa impressione. Ma la critica è tornata sui ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origineebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] , VIII, 33.
In seguito il sostantivo diventò nome proprio, preceduto sempre (salvo I Cronache, XXI, 1) dall'articolo ebraico, l'Avversario, l'Accusatore per eccellenza, e designò un essere sovrumano che "accusa" implacabilmente gli uomini presso Dio ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] "pane" (vocabolo comune a tutti o quasi tutti i gerghi meridionali), polignare "vendere" sono di origine greca; alcune voci sono di origineebraica, p. es. tarif "putrido", tafüs "prigione"; altri termini furbeschi, come corniale "frumento", spillare ...
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NACHT, Sacha
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista rumeno, nato a Bacau nel 1901, morto a Parigi nel 1976, da famiglia di origineebraica convertitasi alla religione ortodossa. Nel 1919 si trasferì a Parigi, [...] dove nel 1926 si laureò in medicina, con una tesi in neurologia vertente sullo studio anatomico e patologico delle mieliti sifilitiche. Interno (1927) negli ospedali psichiatrici di Parigi e membro dell'Institut ...
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RÉVAI, Miklós
Carlo Tagliavini
Linguista ungherese nato il 24 febbraio 1750 (o 1752) a Nagyszentmiklós (Sânnicolaul Mare) nel Banato, morto il 7 (o il 1) aprile 1807 a Budapest. Studiò a Csanád (ora [...] alcuni anni Grimm e Rask (v. linguistica, XXI, p. 210).
R. non aveva saputo liberarsi dall'ipotesi di un'origineebraica dell'ungherese, pur conciliandola con la parentela ugrofinnica già chiaramente indicata da Sájanovics e Gyármathi; ma quel che ha ...
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ZAMENHOF, Lejzer Ludovik (Lazaro Ludoviko)
Stefano La Colla
Oculista polacco di origineebraica, nato a Białystok il 15 dicembre 1859 morto a Varsavia il 14 aprile 1917, autore della lingua artificiale [...] esperanto (v.).
Il fatto che gli abitanti della sua città parlavano quattro lingue (polacco, russo, tedesco, yiddisch) gli fece sentire sin da fanciullo gl'inconvenienti della diversità degl'idiomi, che ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...