AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] esempio, Crescenzio si contrappone a Giuseppe, che in lingua ebraica vale "aumento"; Pepe ad Aromatari; Susa ad Assisi In questo titolo, il nome Falcidio rivela chiaramente la sua origine da "falce" e Melampodio è parola greca che significa "elleboro ...
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BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] a cura di A. Pallière. Un suo saggio De l'origine des dogmes chrétiens (nella Bibliothèque de l'hébraïsme nel 1863) 'Em la-Miqrà (il B. replicò loro con una lettera apologetica in ebraico pubblicata a Livorno nel 1865). Ciò non toglie che il B. sia ...
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Astaire, Fred
Marco Pistoia
Nome d'arte di Frederick Austerlitz, attore, ballerino e coreografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 10 maggio 1899 e morto a Los Angeles [...] il Life Achievement Award dell'American Film Institute.
Era figlio di una statunitense di origine alsaziana e di religione cattolica, e di un austriaco di religione ebraica immigrato nel 1895; i genitori lo fecero entrare fin da bambino nella Chiesa ...
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Giovanni IV
Luigi Andrea Berto
Sappiamo che era originario della Dalmazia. Suo padre Venanzio aveva fatto parte dell'amministrazione bizantina; il biografo di G. infatti lo definisce "scholasticus", [...] a non celebrare più la Pasqua nel medesimo giorno di quella ebraica e quindi ad attenersi all'uso romano. Il clero irlandese era medesima sede).
G. non dimenticò mai la sua terra d'origine, dove inviò l'abate Martino con una ingente somma di denaro ...
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BASEVI (Bassevi), Giacobbe (Giacomo), detto Cervetto
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Nato nel 1682 probabilmente nell'Italia centro-settentrionale, di origine forse tedesca ebraica. Non vi è alcuna notizia sui suoi primi anni e [...] sugli studi musicali da lui compiuti; incerta anche è la data del suo arrivo a Londra che il Burney fissa al 1739, il Pohl al 1738, mentre da Wasielewski e dallo Straeten (in Grove's Dict.) viene anticipata ...
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Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] per la sceneggiatura originale di The producers (1967; Per favore non toccate le vecchiette!).
Cresciuto nel quartiere ebraico di Brooklyn, teatro delle sue prime esibizioni da dilettante, tentò senza successo gli studi universitari al City College ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] ad interessarsi, in alcune delle sue Digressiones, anche dell'origine della stampa ebraica in Italia e a redigere un catalogo di tutte le Bibbie stampate, in ebraico e in traduzioni, dalle origini della stampa fino al suo tempo. L'importanza del B ...
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Wilder, Billy
Monica Trecca
La perfezione della commedia
Moderni, spregiudicati, travolgenti nel ritmo, basati sul meccanismo del rovesciamento e del travestimento, i film di Billy Wilder sono percorsi [...] e di disperazione
Da Vienna a Hollywood
Austriaco di famiglia ebraica, Samuel (detto Billy) Wilder nacque a Sucha, nella Galizia austroungarica, nel 1906: la cultura mitteleuropea d’origine e le esperienze fatte a Vienna e proseguite a Berlino ...
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Darwin, Charles
Antonio Fantoni
Il padre della teoria dell'evoluzione
Il naturalista inglese Darwin, dopo un viaggio di cinque anni intorno al mondo, tornò in Inghilterra, dove studiò l'evoluzione di [...] Tutti gli esseri viventi, inoltre, hanno avuto una comune origine da organismi primordiali, da cui sono derivati attraverso un credenze religiose. In effetti, la religione cristiana e quella ebraica si basano sulla Bibbia, dove è scritto che le specie ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] (che ne curò la pubblicazione nel 1772) sul tema dell'origine naturale o meno del linguaggio. H. vi propone una innovatrice 2 parti, 1782-83), che nei riguardi della cultura ebraica assumono la stessa funzione rivelatrice che gli scritti di ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...