dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] estensione dei diritti civili ai sudditi di religione ebraica. Giuseppe II istituì anche un nuovo sistema scolastico prova un equilibrio politico, sociale ed economico ancora precario. Di origine e cultura tedesca, Caterina II (1762-96) salì al trono ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] la sua analisi del s. soltanto sulle esperienze religiose ebraica, cristiana e indiana. La fenomenologia del s. deve, del s. sono evidenti e non si pone il problema delle sue origini o cause. Diversa è la situazione per gli studi storico-religiosi, ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] Né la concezione lineare costituisce la caratteristica distintiva della visione ebraica della s., e neppure di quella cristiana. A base della quindi nella s. della Chiesa ritenuta istituzione di origine divina. In questa maniera la s. profana risulta ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] fra queste lingue e civiltà orientali risale al Medioevo: ebraico e arabo furono studiati fin dal 13° sec. sia ’etiopica, l’armena, la georgiana, nonché, data la loro origine, le culture delle comunità cristiane sorte in India, nell’Asia centrale ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] ingovernabili da chi assume il punto di vista integralista in campo religioso.
Il fondamentalismo di origine protestante e di matrice ebraica
Anche laddove i movimenti fondamentalisti non hanno conquistato il dominio statale, le pressioni esercitate ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] , oltre che di effettiva conoscenza diretta di luoghi e persone diversi e distanti da quelli del quartiere oppure del villaggio di origine.
I vari aspetti segnalati nelle opere di Mosse e di Weber non si escludono a vicenda: la maggior parte degli ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] un criterio netto di distinzione (come quello che ha dato origine alle due dizioni ‛libertà negativa' e ‛libertà positiva'), già in uno dei suoi primi scritti (La questione ebraica) Marx aveva affermato che l'emancipazione soltanto politica non ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] Francia, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda, Svizzera e Scandinavia.
Le comunità ebraiche del continente americano, eredi di tutte le tensioni generate nelle loro terre d'origine (i paesi dell'Europa orientale e la Germania), agli inizi del secolo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] raccolta etica intitolata Magna moralia, i Problemata, il De signis e la Physiognomica. Manfredi stesso tradusse dall'ebraico un'opera di origine araba, il De pomo, un dialogo immaginario tra Aristotele e i suoi discepoli alla vigilia della sua morte ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] religioso dalla pastorizia e dalla cultura dei campi della Palestina ebraica ai tempi di Gesù, si applicavano da un lato stato sociale privilegiato attirò uomini e risorse e fu all’origine di una penetrazione in profondità nelle cellule della società ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...