CALLANI, Gaetano
Paola Lavagetto Ceschi
Figlio di Gaetano e di Maria Franzoni, nacque a Parma il 16 genn. 1736 quando il padre era già morto. Una trascrizione di documenti e di una biografia di questo [...] Mengs per la grazia contegnosa di queste statue sarebbe stata all'origine, nel 1774, dell'incontro tra i due. Il Mengs, il gusto neoclassico nella preziosa interpretazione parmense-francese, specie negli interni, e realizza quella cooperazione tra ...
Leggi Tutto
BALLA, Giacomo
Maurizio Calvesi
Nacque a Torino il 18 luglio 1871. Temperamento indipendente, sicuro di sé, studiò pittura da autodidatta, ed ancora molto giovane, nel 1893, venne a stabilirsi a Roma, [...] . Il suo apporto al futurismo fu originale e personale, specie nelle prime, e meno note, esperienze intorno al 1911- con una serie di mostre personali (aprile 1951 alla Galleria Origine di Roma; dicembre 1951 agli Amici della Francia a Milano; ...
Leggi Tutto
BENAGLIO, Francesco
Maria Angela Novelli
Le notizie su questo pittore veronese sono estremamente scarse: è incerto l'anno di nascita, posto dubitativamente dal Gerola (1908) intorno al 1432, sulla base [...] Benaglio, appartenente ad una nobile famiglia, anch'essa di origine bergamasca, ma residente a Verona, e che molto probabilmente impressioni provocate dall'altare di Donatello, e, specie la tavola veronese, alcune inflessioni muranesi (Crivelli, ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro di pittura), nacque a Monza il 13 [...] al campo (1869, Pinacoteca di Brera) - intitolato in origine Ricordo di Venezia per rievocare la sfortunata guerra del 1866-e si ebbe all'Esposizione di Torino l'anno dopo, specie con una grande, ribollente Burrasca, acquistata in Inghilterra che ...
Leggi Tutto
BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] dei classici sia con la conoscenza accurata dei poeti italiani, specie di Dante. L'esperienza più significativa fu però dal B. campi. Si interessò di questioni attinenti alla sua terra d'origine e all'agricoltura in generale.
Nel periodo torinese il B ...
Leggi Tutto
GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] , in cui la plasticità monumentale e quasi goffa dei personaggi si unisce a un tono languido, tale da far scomparire, specie nella Pietà, qualsiasi empito drammatico.
Ancora al 1578 risale il dipinto per la chiesa dell'Annunziata di Santa Lucia del ...
Leggi Tutto
ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] (l'A. stesso amava richiamarsi al futurismo come origine delle proprie esperienze), alle quali tuttavia non faceva riscontro con caratteristiche ambigue, presenti anche nell'opera dell'A., specie nell'attività di urbanista.
Nel 1929, al congresso ...
Leggi Tutto
BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] a un vago concetto di libertà di scelta, di palese origine eclettica.
Nel 1881 partecipò con il padre al concorso nel 1898 le ville Paternò e Igea a Palermo, che segnano, specie l'ultima, un'importante svolta nelle sue esperienze: all'ispirazione ...
Leggi Tutto
BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] come ritrattista: egli portò la classicità di origine bandinelliana a una semplicità chiarificatrice che rese interruppe i rapporti con Firenze, dove si recò più volte, specie per commissioni di ritratti, molti dei quali furono inviati all'estero ...
Leggi Tutto
BANFI, Gian Luigi
Manfredo Tafuri
Nato a Milano il 2 apr. 1910, nella stessa città si laureò nel 1932 e partecipò poco dopo alla fondazione dello studio "BBPR", insieme con L. Barbiano di Belgioioso, [...] gruppo di far convergere in un unico processo di progettazione apporti di origine culturale diversa.
Per questa ragione l'esame dell'opera del B. gli apporti delle nuove concezioni operative, che, specie in Italia, venivano per lo più ingenuamente e ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...