Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] di narratore (col romanzo di ambiente antico-greco Aspasia, 1876). H. fu anche un solerte e raffinato traduttore, in specie dall'italiano (i Canti di Leopardi nel 1856, la raccolta Hesperische Früchte. Verse und Prosa aus dem modernen Italien, 1884 ...
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Poeta (Milano 1886 - ivi 1939). Avvocato, collaborò ad alcuni giornali (tra cui L'Ambrosiano) e nel 1932 pubblicò una raccolta di versi in dialetto milanese, L'è el dì di mort, alegher!, poco notata anche [...] sua poesia, sul tronco della tradizione milanese (da Maggi a Porta), innesta spiriti e modi di tutt'altra origine, decadente (specie francese) ed espressionista, portando ogni elemento di psicologia popolare, di cronaca o colore locale a lievitare in ...
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Famiglia feudale bizantina, originaria di Comnè presso Adrianopoli e con larghi possessi in Asia Minore, diede all'Impero una delle dinastie più illustri. Saliti al trono (1057-59) con Isacco I (m. 1061), [...] odî e lotte contro i Latini, di cui i C., specie Manuele e Andronico, ordinarono orrende stragi. Un'insurrezione militare mise durò sino al 1461. La figlia di Alessio I, Teodora, sposatasi a Costantino Angelo, diede origine alla dinastia degli Angeli. ...
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Pittore (Perpignan 1659 - Parigi 1743) di origine catalana, francesizzò il suo cognome Rigau y Ros in Rigaud. Recatosi (1681) a Parigi dopo essere stato a Montpellier e a Lione, fu accolto nello studio [...] il Prix de Rome, ma vi rinunciò, e presto divenne ritrattista ufficiale di Luigi XIV, ottenendo larghissimo successo, specie dopo che ebbe eseguito il grande ritratto del re, nel costume dell'incoronazione (Parigi, Louvre). Per la quantità delle ...
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Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle [...] di origine delle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di origine delle piante a scopo di ibridazione di nuove varietà spontanee delle principali specie coltivate e di quelle selvatiche loro progenitrici, V. guidò ...
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Ecclesiastico (Siviglia 1802 - Londra 1865), di origine irlandese. Studiò a Roma al collegio inglese e fu ordinato sacerdote nel 1825. Dedicatosi agli studî orientalistici, pubblicò nel 1827 le Horae Syriacae, [...] , soggiorni, conferenze e lettere. Con D. O'Connel e M. Quin fondò la Dublin Review (1836) sulla quale pubblicò articoli (specie quello su s. Agostino e i donatisti) che dettero l'avvio al movimento di Oxford. Nel 1840 vicario apostolico per l ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] ridondante. Scrisse anche: Annales in esametri, sulle feste dell'anno; una operetta in metro sotadeo, forse parte dei Didascalica, specie di satura Menippea in almeno 9 libri; Pragmatica in settenarî trocaici (almeno 2 libri), sul teatro e la poesia ...
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Pseudonimo del cantante e compositore argentino di origine francese Charles-Romuald Gardès (Tolosa 1890 - Medellín 1935). Fu il maggiore interprete delle forme vocali di tango, raggiungendo un successo [...] straordinario in tutta l'America e in Europa, specie a Madrid, Barcellona e Parigi, fino a diventare, nell'immaginazione popolare, una figura quasi leggendaria. Con altri musicisti promosse la genesi del tango cantabile con caratteri melodici, ...
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Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se [...] alla lunga ridimensionati, con l'affrontare temi storici o d'attualità che avevano grande presa anzitutto in chiave politica. Tra le sue opere, gran parte delle quali scritte in esilio, dopo l'avvento ...
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Medico e psicanalista ungherese (Miskolc 1873 - Budapest 1933). Laureatosi a Vienna nel 1894, si unì (1908) a S. Freud del quale fu, sino al 1923, uno dei discepoli più fedeli. Si occupò in origine dei [...] secondo la quale l'esistenza intrauterina sarebbe la ripetizione dello sviluppo filogenetico della specie a partire da una supposta origine marina (Thalassa: Versuch einer Genitaltheorie, 1924; trad. it. 1965). Apportò importanti contributi alla ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...