Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] dovrà conformarsi a essa. Esiste per Rosmini una specie di ‘imperativo categorico’ della moralità, che si può edizione (anche postuma) e l’edizione moderna più adeguata:
Nuovo saggio sull’origine delle idee (1829-1830), a cura di G. Messina, 3 voll., ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] mecenatesco e dei nuovi orientamenti di celebrazione storica delle origini cittadine e della nobiltà. Ma il B. era immune (incontrò il Tasso e tenne con lui corrispondenza) e specie sulla recente storia del teatro della quale fu curioso e attento ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] temporalibus in locis" a lui "non subiectis", specie "de dignitatibus et titulis" il cui conferimento spetta -M. Pastore Stocchi, IV, 1, Vicenza 1983, p. 227; E. La Rosa, Origini del culto di s. Carlo Borromeo a Venezia, tesi di laurea, fac. di lett. ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] e si è avvalsa "di un intermediario, di una specie di logos, dell'uomo politico, incarnato il più sovente nell con in testa lo stesso Prato e Umberto Ricci - fu all'origine della tardiva consacrazione universitaria del C., maturata solo nel 1923 con ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] Cardona, i quali si impadronirono del commercio meridionale, scalzando i precedenti banchieri in specie genovesi e fiorentini, A. non seppe mai dimenticare la sua origine e si considerò estraneo alla terra che aveva conquistato e teneva con la forza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] disposte a prestare, e più tardi nelle grandi città, specie dell’Italia meridionale. A Napoli il primo Monte fu fondato in armonia peraltro con le regole dei Monti del periodo delle origini, che prevedevano un reciproco aiuto fra città e istituto. In ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] si concedesse ad alcun regno la comunione sotto le due specie se prima non fosse tornato alla Chiesa e, anche se la bibliografia sono state consultate le seguenti opere: A. Giani, Vera origine del sacro Ordine de Servi di S. Maria…, Firenze 1591, pp. ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] gli aspetti tecnici e agronomici che erano stati all'origine dell'aumento di produzione verificatosi negli ultimi decenni. A da lui realizzato nel campo delle opere pubbliche, in specie quelle ferroviarie.
Lasciata la Camera, accettò volentieri la ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] frammentari sono i dati conosciuti circa la biografia del G., in specie per quel che concerne la vita privata e gli anni giovanili. proveniente da una villa di Este, dove avrebbe in origine fatto parte di una serie di quattordici, compresi i dipinti ...
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BERNARDO degli Uberti, santo
Raffaele Volpini
Figlio di Bruno e nato in un anno imprecisato, attorno alla metà del sec. XI, appartenne a una importante famiglia fiorentina, quella stessa, a quanto pare, [...] sulla consistenza patrimoniale della famiglia ed anche la notizia che all'origine di tutto c'era stato l'ingresso di B. a forse dalla promozione di B. al cardinalato - anche di una specie di vicariato per tutta la Congregazione (si veda, tra l'altro ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...