Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] comune; designava popolazioni, tribù o stirpi legate da vincoli di origine, di sangue o di lingua, senza che ciò implicasse che come un dato acquisito per gli Stati nazionali, specie se di recente formazione, in rapporto alla relativa esiguità dei ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] consiste essenzialmente nell’individuare il gruppo di specie caratteristico dell’associazione, ossia quel gruppo di fornì una serie di caratterizzazioni tipologiche descrittive. All’origine della psicologia moderna è W. Wundt a riconsiderare la ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] ha di regola forma sferica, ellissoidale o cilindrica, presenta dimensioni e struttura diverse secondo le varie specie.
Caratteri generali
La cellula u. è l’unica che può dare origine a tutti i tipi di cellule di un organismo e così formare un nuovo ...
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solubilità In fisica e in chimica, proprietà di una sostanza di diffondersi intimamente in un’altra in modo da costituire una soluzione (generalmente liquida, ma anche solida o gassosa); anche, grandezza [...] ), oppure possono mostrare s. praticamente nulla. All’origine dei diversi comportamenti vi è un fattore energetico, una s. tanto più elevata quanto più simili sono le due specie da un punto di vista strutturale, perché ciò implica che le interazioni ...
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Biologia
In embriologia, area dell’embrione costituita da più cellule, più o meno ben delimitata dalle aree contigue sulla base delle proprietà che le competono. T. presuntivi Regioni dell’embrione che, [...] nello sviluppo normale, danno origine a particolari organi.
Diritto
Parte della superficie terrestre rispetto alla quale lo dalle fattezze naturali, dalla diffusione di determinate specie animali e vegetali spontanee, da certi assetti meteoclimatici ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] vertebrati e reciprocamente trasmissibili).
Diffusione
Ogni specie di animali vertebrati (domestici, sinantropici e molto ridotta l’incidenza sono il carbonchio ematico, le dermatiti di origine virale e l’erisipeloide (nell’Uomo) o erisipela (nel ...
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Primo elemento di termini medici scientifici. Significa «corno, sostanza cornea, strato corneo» o ha riferimento alla cornea dell’occhio. I cheratociti sono gli elementi cellulari della sostanza propria [...] bolle dovute a distacco dell’epidermide. Il cheratoma è una malattia cutanea d’origine congenita, consistente in un abnorme ispessimento dello strato corneo, specie alle palme delle mani e alle piante dei piedi (cheratoma palmare e plantare ...
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Diritto
Legge m. Il complesso di provvedimenti legislativi che entrano in vigore durante circostanze eccezionali e che producono, nel tempo della loro efficacia, la temporanea sospensione della legge comune.
Medicina
Nel [...] collettiva delle varie discipline di combattimento e autodifesa di origine orientale, che hanno in comune la stessa radice etico Oggi esistono due livelli di pratica: uno più diffuso, specie in Occidente, in cui prevalgono gli aspetti sportivi e ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] ’etiopica, l’armena, la georgiana, nonché, data la loro origine, le culture delle comunità cristiane sorte in India, nell’Asia centrale greci, dall’altro alla creazione di motivi originali, specie nell’ascesi e nella mistica, nella cristologia, nella ...
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(arabo sharīf) Nel mondo musulmano, in senso tecnico il discendente da Maometto attraverso sua figlia Fāṭima e il marito di lei ‛Alī. Gli s. si dividono in hasanidi e husainidi, a seconda che si vogliano [...] Ḥaḍramaut, e degli s. sciiti. Gli s., oggetto di molta venerazione, formano una specie di aristocrazia religiosa. Molte dinastie nella storia musulmana sono di vera o asserita origine sceriffale: tali gli s. della Mecca, i Fatimidi d’Egitto e le due ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...