Nel linguaggio geografico indicazione generica di forme, processi, modellazioni legate ad ambienti di montagna alta e media.
Fauna a. Fauna che popola le zone montuose al di sopra del limite superiore [...] si fa più scarsa e più aperta, essendo poche le specie che resistono a quelle condizioni così sfavorevoli: queste piante formano
Orogenesi a. Grandioso fenomeno dell’era terziaria che diede origine a tutta una serie di catene montuose che nel loro ...
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velluto tecnica Tipo di tessuto di aspetto caratteristico per gli anelli o sfioccature in rilievo su un tessuto di fondo.
Tecnicamente si distinguono due generi: il v. di ordito e il v. di trama. Il primo, [...] modo particolare sull’ordito senza essere tagliati.
I v. ebbero forse origine in Oriente, da dove si diffusero con il nome di sciamiti. in Italia la produzione del v. riprese verso il 1860 specie in Liguria (Zoagli), poi a Venezia, Milano, Firenze. ...
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Che vive fra i ruderi. Fauna r. È costituita dall’insieme degli animali che popolano il cosiddetto ambiente r., difficile da definire poiché presenta, spesso su una superficie esigua, un’infinita gradazione [...] sono in genere distribuiti in ambienti più differenziati; anzi, la fauna r., in regioni di facile accesso a specie d’origine esotica, può differire notevolmente dalla fauna locale. La serie continua di ambienti r. sul litorale del Mediterraneo ...
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Medicina
In ostetricia, p. della parte inferiore del corpo fetale (podice) verso il collo dell’utero, cioè verso l’esterno. La p. più frequente del feto al momento del parto è quella verticale, con l’asse [...] avvenne l’incontro con Simeone e con la profetessa Anna. Di origine orientale, la festa fu introdotta nella liturgia romana nel 7° sec a placare l’aggressività di un individuo della stessa specie (come nel caso dei lupi nei confronti di individui ...
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(o clepton) In zoologia, categoria sistematica proposta per quelle forme che non possono essere ascritte a vere specie, ma risultano essere una particolare categoria di ibrido originato dall’incrocio [...] , durante la gametogenesi, non avviene la ricombinazione tra i cromosomi di origine paterna e quelli di origine materna, ma viene escluso interamente il genoma della specie parentale presente nella popolazione mista di cui fanno parte gli ibridi. I ...
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Ungulati Grandordine di Mammiferi comprendente gli ordini: Tubulidentati, Artiodattili, Cetacei, Iracoidei, Perissodattili, Proboscidati, Sireni.
In seguito a revisioni sistematiche degli ultimi decenni [...] gli ordini attuali contano in realtà un maggior numero di specie fossili rispetto a quelle viventi.
Numerosi caratteri morfologici permettono all’adattamento alla vita marina pelagica e diede origine agli attuali Cetacei, i quali quindi, sebbene ...
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Protozoi marini e planctonici. Nella classificazione dei Protozoi successiva ai lavori di revisione della metà degli anni 1980 i R. sono stati elevati al rango di classe di Attinopodi e suddivisi nelle [...] parapili. L’astropilo funziona da citostoma. La maggior parte delle specie ha uno scheletro formato da spine silicee, ma alcune hanno scheletro altre ne sono completamente prive. In base all’origine e alla struttura dello scheletro, i Phaeodarea ...
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Storia
In origine, veste con i colori e lo stemma della casa che, dal 12° sec., nobili e regnanti regalavano ai familiari e alla gente del seguito, o che offrivano a persone alle quali volevano rendere [...] bianca). Negli uccelli, la l. nuziale è il piumaggio, spesso di colori vistosi, che compare nei maschi di alcune specie (per es., le anatre) durante il periodo degli amori, con funzione importante nel riconoscimento specifico e nel corteggiamento. ...
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botanica Generazione p. Termine usato da G. Mendel per indicare piante appartenenti a linee pure che, per autofecondazione, danno origine alla prima generazione filiale F1.
Zoologia
Specie p. Ciascuna [...] delle due specie che hanno dato origine a un ibrido interspecifico. Cure p. L’insieme dei comportamenti finalizzati alla nutrizione e protezione della prole. Nella maggior parte dei casi la prole è precoce, cioè capace di provvedere da sé al proprio ...
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Denominazione comune a più muscoli, di forma allungata e nastriforme, appartenenti a gruppi muscolari di regioni diverse: il muscolo r. anteriore del capo, esteso dall’occipite ai processi trasversi delle [...] , in basso, all’esterno e medialmente.
I muscoli r. sono poco sviluppati negli Uccelli, nei Pesci, negli Anfibi e nei Rettili. Sono molto lunghi in alcune specie di Teleostei e compresi in un canale osseo: il canale sfenoidale o hiatus opticus. Hanno ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...