L'Ottocento: biologia. La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
Janet Browne
La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
L'arco di tempo che va dal 1800 al 1860 è indicato nella storia della [...] morfologia trascendentale di Owen, l'argomento relativo al disegno divino non richiedeva che si credesse nell'origine miracolosa della specie; Owen cominciò quindi a formulare, anche se in maniera piuttosto oscura, una teoria teistica dell'evoluzione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] sul caso Lisenko (1977), L’evoluzione del concetto di specie da Aristotele a Dobzhansky (1988). Il volume di Storia (1965, 1967 ecc.), come anche la cura delle traduzioni di On the origin of species (1859; trad. it. 1967), The descent of man, and ...
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Proporzioni corporee e tipologie costituzionali: il somatotipo
William D. Ross
Gli esseri umani, nonostante le numerose somiglianze che li accomunano in quanto membri di una stessa specie, tanto più [...] con schemi e modalità di crescita che sono comuni alla specie nel suo insieme. Lo studio dei fattori che regolano lo dei sistemi di misura utilizzati nel mondo occidentale ebbero la loro origine in Medio Oriente e in Egitto e, attraverso il commercio ...
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Evoluzione. Adattamento genetico
Richard Ch. Lewontin
L'evoluzione della vita si manifesta in due forme distinte, attraverso la biodiversità e attraverso l'adattamento biologico. A tutta prima, l'esistenza [...] e materialistico. C'è in questo caso un sorprendente parallelismo con le origini dell'idea della selezione naturale. Darwin iniziò il suo lavoro sull'origine delle specie con una discussione sulle variazioni dovute all'addomesticamento e sul modo in ...
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L'Ottocento: biologia. Biogeografia ed ecologia
Janet Browne
Biogeografia ed ecologia
I viaggi di esplorazione
Nel XIX sec. le spedizioni scientifiche rivestirono un ruolo molto importante nello sviluppo [...] di viaggiare, di allontanarsi dal proprio paese d'origine, aprì ai naturalisti nuove prospettive da cui osservare la evoluzione di Darwin e di Wallace avallava l'idea che le specie del Nord fossero più efficienti, più competitive e meglio adattate, ...
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Paleopatologia
Arthur C. Aufderheide
La paleopatologia (composto del greco παλαιός, "antico", πάθος, "malattia", e λόγος, "studio") è la disciplina che studia le malattie di uomini e animali nell'antichità. [...] altre ossa, mentre lo fanno i cancri primari che si originano negli organi interni. Tali tumori primari scompaiono con la decomposizione quasi mai sopravvivere all'ambiente post mortem, specie nei corpi naturalmente mummificati, ostacola le indagini ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] trattava di fusioni spontanee fra nuclei aploidi, che davano origine a diploidi stabili, i quali in seguito attraversavano una somatiche, la cui presenza fu presto riscontrata in altre specie di funghi (Pontecorvo et al., 1953; Pontecorvo, 1959a ...
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Trance
Luciano Masi
La parola trance, ormai di uso comune nella terminologia scientifica italiana, deriva dall'omonimo sostantivo inglese che, a sua volta, trae origine dal latino transire, "passare, [...] arrivò alla conclusione che, se gli stimoli che danno origine ai riflessi condizionati sono deboli, si verifica un'irradiazione consentirebbe di trasformare le percezioni interne in una specie di vissuto onirico.
Trance psicopatologica
Per quanto ...
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ENRIQUES, Paolo
Federico Di trocchio
Nacque a Livorno il 17 ag. 1878 da Giacomo e da Matilde Coriat. Compi gli studi di medicina e scienze naturali parte a Firenze con G. Fano, parte a Napoli con F. [...] cloruro ferrico ed altri sali producono più uova e danno origine ad una maggiore percentuale di individui maschi rispetto ai gruppi tra il particolare e caratteristico intreccio di caratteri di una specie o di una varietà, l'eredità, e la mutazione, ...
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GIOENI, Giuseppe
Giuseppina Buccieri
Di antica e nobile famiglia, nacque a Catania il 12 maggio 1743 da Francesco e Agata Buglio. Nella città natale iniziò i suoi studi sotto la guida di A. Bandiera [...] di analisi di questa prima parte dell'opera: origine del Vesuvio, origine dei materiali che lo costituiscono, caratteri chimico- vesuviana, consiste nella classificazione dei materiali per generi, specie, varietà.
L'opera gli procurò fama e onori ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...