Romanziere olandese (n. Bandung, Indonesia, 1899 - m. 1981), figlio di Jan. Buon narratore, più attento all'intrigo ben costruito e a uno stile vivace e scorrevole che alla problematica o al raffinamento [...] ("Castello in Carinzia", 1938); i suoi ricordi indonesiani sono evocati in: Mijn huis staat achter de kim ("La mia casa sta dietro l'orizzonte", 1952). Il romanzo Setoewo, de tijger (1956) è stato tradotto in italiano: Setuvo, la tigre (1958). ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] romanzo popolare' (The drummer, 1993). Nelle liriche brevi e intense di B. Manhire (n. 1946: Milky way bar, 1991), l'orizzonte della quotidianità è attraversato da improvvisi squarci surreali. Tra i più giovani, G. O'Brien (n. 1961: Days beside water ...
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Bonacci Brunamonti, Maria Alinda
Poetessa (Perugia 1841 - ivi 1903). Iniziò giovanissima a comporre versi, per lo più d’argomento religioso (Canti, 1856), ma anche idilli ed elegie che ricalcano superficialmente [...] risiedeva dal 1854. Nel 1868, tornata a Perugia, sposò Pietro Brunamonti. Ad allargare e modernizzare il suo orizzonte culturale contribuì l’amicizia di molti letterati italiani tra cui Terenzio Mamiani, Niccolò Tommaseo, Francesco De Sanctis e ...
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Poeta e critico letterario svedese (Kyrkefalla, Skaraborgslän, 1904 - Hälsingborg 1997); formatosi nel clima letterario dell'espressionismo, indugiò a lungo in pose decadentistiche. Più tardi, sotto l'influsso [...] ). Critico militante, tradusse anche lirica straniera; tra i suoi numerosi saggi e studî: Strövtåg ("Escursioni", 1941); Utblick ("Giro d'orizzonte", 1958). Una sua scelta di liriche, con il titolo I venti della vita, è apparsa in trad. it. nel 1965 ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] appare rappresentato dal talora invidiabile sonno naturale dei bruti, fino a quel sentimento della noia, che occupa per intero l’orizzonte vitale allorché questo non è agitato dal dolore o da una violenta passione, e in cui si identifica «la semplice ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] poi all'università di Dublino, distinguendosi come linguista; nel 1902, abbandonata la religione cattolica, insofferente dei ristretti orizzonti culturali del suo paese, si recò a Parigi, dove studiò per qualche tempo medicina. Tornato a Dublino per ...
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GIRIBALDI, Alessandro
Massimiliano Manganelli
Nacque il 4 nov. 1874 a Porto Maurizio; trascorse la giovinezza tra Oneglia, Sanremo e Genova, al seguito del padre Raffaele, ufficiale nelle capitanerie [...] - testimoniata dall'articolo Verso il secolo novo, apparso sul quinto numero della rivista - di apertura del ristretto orizzonte culturale italiano della fine di secolo a una dimensione più europea. Il G. si venne così rapidamente caratterizzando ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] e religiose della Francia assolutista e feudale. Il successo fu enorme: mai un libro allargò come le Lettres l'orizzonte intellettuale di una nazione. Altrettanto grande, naturalmente, lo scandalo: l'opera venne condannata dal Parlamento di Parigi; V ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] rispetto alla centralità della p. nel quadro culturale del 20° sec., s'incentra soprattutto sulla perdita di quella comunità d'orizzonte che aveva permesso alla p. e al discorso sulla p. di produrre un riscontro efficace sul gusto e sull'orientamento ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] al racconto severo, dove alla pagina di eloquenza può fare seguito una partitura di grande, indimenticabile romanzo. Qui, senza dubbio, l'orizzonte «devoto» del Bartoli s'apre oramai su di un mondo di civiltà ignote, di terre e mari lontani, sotto l ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...