. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] gusto moderno. Non si può ancora parlare di un nuovo metodo, ma piuttosto di una maniera critica che amplia l'orizzonte dei metodi precedentemente stabiliti. G. Apollinaire, A. Gleizes, A. Lhote, J. W. Power, D. H. Kahnweiler hanno commentato cubisti ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] al passato, e può sintonizzarsi anche attraverso Freud per captare messaggi lontani. Altrettanto, nel tempo, può essere spostato 'l'orizzonte d'attesa' che nella teorizzazione di H.R. Jauss, il maestro della scuola di Costanza, sembra più contestuale ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] i suoi rapporti con la società, non solo - come è chiaro - diacronicamente, ma anche all'interno di uno stesso orizzonte sincronico e in un medesimo contesto sociale. Per questo la tesi non solo marxista della letteratura che 'riflette' la società è ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] di farsi uccidere. Trovare un modo per stare nell’universo e spiegarselo – e spiegare sé stessi nell’universo – è l’orizzonte intellettuale che Calvino disegnò in quel suo libro di esordio, e che in maniera ogni volta diversa si sarebbe riproposto ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] sottolineati da un’eco teatrale metastasiana o alfieriana, si afferma questo bisogno di riscatto poetico dell’intero orizzonte leopardiano, dal vagheggiamento degli atti eroici e magnanimi, attraverso la disperazione di Bruto che ne conclude l ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] "raccolte" di versi pubblicate nel triennio 1990-93, allestite con inaudita disinvoltura, mentre si inscrive in un orizzonte del tutto diverso la magmatica inventio di Quaderno a cancelli, il cui attuale assetto è verosimilmente passibile di un ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] (1889) e I Malavoglia di Verga (1888), una simile dichiarazione di poetica, per così dire, esprime perfettamente l'orizzonte etico e letterario del D., interprete finissimo, come sarà col di poco successivo Demetrio Pianelli, delle condizioni di vita ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] aveva già dato prova della radicalità delle sue posizioni e della convinzione con cui iscriveva la questione omosessuale nell'orizzonte comunista, consumò la rottura con il gruppo dirigente, accusato di riformismo e di occhieggiare alla società e ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] impedirono di produrre una serie di interventi che, se ricordano quelli dell'inizio dell'insegnamento, hanno un giro d'orizzonte più ampio di quello disciplinare, mossi sì dalla "necessità di tornare a verificare i presupposti scientifici e politici ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] e saggistico, descrittivo e diagnostico, e non già clinico. Egli si muoveva piuttosto sul piano di una sua meta-politica, sull'orizzonte di una sua «patria celeste», come avrebbe detto Luigi Russo. Non è bastato del resto il caso di Balzac a chi ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...