(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] tossina Bt è già stato introdotto in numerose specie di vegetali, compresi mais, pomodori e cotone, che hanno dimostrato nelle che facciano esprimere ad alta efficienza negli animali l'ormone della crescita, gli enzimi metabolici, alcune proteine del ...
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(XIV, p. 37; v. anche insetti, XIX, p. 342)
Già all'inizio del 20° secolo l'e. era riconosciuta come scienza autonoma a pieno titolo: basti pensare alla nascita nel 1913 della rivista mensile internazionale [...] su cromosomi di un'altra mosca (Chironomus), che un ormone steroideo agisce su un determinato gene.
Opere fondamentali di un demolizione e il riciclaggio dell'immensa quantità di materia vegetale cellulosica che viene prodotta nella savana.
Tra le ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] come un sistema innato di reazioni prodotte da un organismo, sia vegetale che animale, verso uno stimolo esterno (l'esempio classico era scompare: compaiono invece indicazioni sulla quantità di un ormone nel sangue, sull'output di certi neuroni o ...
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ormone
ormóne s. m. [dall’ingl. hormone (introdotto nel 1905 dal fisiologo ingl. E. H. Sterling), e questo dal gr. ὁρμῶν, part. pres. di ὁρμάω «eccitare»]. – In fisiologia, nome di composti organici di natura chimica diversa, elaborati da...
fitormone
fitormóne s. m. [comp. di fito- e ormone]. – Nome di sostanze organiche presenti, a basse concentrazioni, nei vegetali, dotate della proprietà di regolarne l’accrescimento, agendo in tutte le fasi dello sviluppo della pianta, dalla...