Attrice statunitense (New York 1923 - ivi 1965); recitò nei night clubs dal 1938 al 1943 e passò poi al teatro. Ottenne il maggiore successo sui palcoscenici di Broadway, interpretando nel 1946 Born yesterday, [...] la cui versione cinematografica del 1950 le valse l'Oscar. Tra i suoi film più noti: Solid gold Cadillac (Una Cadillac tutta d'oro, 1956) e Full of life (1957). ...
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KUBRICK, Stanley (App. IV, ii, p. 292)
Giovanni Grazzini
Regista statunitense morto a Harpenden (Hertfordshire) il 7 marzo 1999. È compreso fra gli autori di 'culto', per i suoi film e grazie al mito [...] di cui ha saputo circondarsi. Nel 1997 gli è stato conferito alla Mostra di Venezia il Leone d'oro alla carriera.
Risalgono agli anni Ottanta le due opere di stile iperreale che ne hanno accresciuto il prestigio, ispirate a quella sorta di tragico ...
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Wood, Sam (propr. Samuel Grosvenor)
Daniela Angelucci
Regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 10 luglio 1884 e morto a Hollywood il 22 settembre 1949. Professionista duttile e competente, [...] di opere letterarie, dirigendo con abilità molti grandi attori.
Dopo il diploma, partì per il West come cercatore d'oro, trasferendosi poi, nel 1904, a Los Angeles, dove divenne un agente immobiliare di successo. Esordì come attore alla Famous ...
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Regista cinematografico e televisivo (n. Varsavia 1939). Considerato il caposcuola della "terza generazione" di cineasti polacchi, dopo alcuni film per la televisione ha realizzato nel 1968 Struktura krysztalu [...] Kontrakt (Contratto di matrimonio, 1980); From a far country (1981); Rok spokoinego slonca (L'anno del sole quieto, 1984, Leone d'oro a Venezia); Dotkniecie ("Il tocco", 1992); Persona non grata (2005); Il sole nero (2007); Serce na dloni (And a warm ...
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Scaccianoce, Luigi
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico, nato a Venezia il 12 luglio 1914 e morto a Roma il 18 ottobre 1981. La solida preparazione culturale e tecnica lo portò a considerare [...] Maselli (Gli indifferenti, 1964) a Luigi Comencini (Lo scopone scientifico, 1972), ancora a Bolognini (L'eredità Ferramonti, 1976).
Il periodo d'oro della sua attività si colloca tra il 1964 e il 1969, anni in cui curò le scenografie di tre film di ...
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Regista e sceneggiatrice spagnola (n. Barcellona 1986). Il suo primo lungometraggio Estiu 1993 (2017) è stato selezionato dall'Academy Award per rappresentare la Spagna agli Oscar 2018. A questo ha fatto [...] seguito il film Alcarràs del 2022, un’epopea famigliare che racconta il dramma della scomparsa dell’agricoltura, che ha conquistato nello stesso anno l'Orso d'Oro al Festival di Berlino, primo film in lingua catalana a ottenere questo riconoscimento. ...
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Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] fra gli autori di maggior talento, fu premiato ai festival di Cracovia (1970) e di Mosca (per Amator, 1979); ottenne il Leone d'oro a Venezia per Trois couleurs: Bleu (1993) e l'Orso d'argento a Berlino per Trois couleurs: Blanc (1994).
Tra i primi ...
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Cayatte, André
Carlo Chatrian
Regista, soggettista e sceneggiatore francese, nato a Carcassonne (Aude) il 3 febbraio 1909 e morto a Parigi il 6 febbraio 1989. Ancorato al dettaglio realistico e alla [...] mentre Nous sommes tous des assassins (1952; Siamo tutti assassini) ottenne il Premio speciale della giuria a Cannes. Conquistò un altro Leone d'oro con il bellico Le passage du Rhin (1960; Il passaggio del Reno), e l'Orso d'argento per Il n'y a pas ...
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Attrice cinematografica messicana (Durango 1905 - Newport Beach 1983); sposa a sedici anni dello scrittore Jaime Martínez Del Río (m. Berlino 1928), esordì sugli schermi nel 1925 e divenne in breve popolarissima [...] . Tra le sue più note interpretazioni: negli USA, Resurrection (1927), Ramona (1928), The trail of '98 (La sete dell'oro, 1929), The bad one (Femmina, 1930); in Messico: Flor silvestre (1943), María Candelaria (La vergine indiana, 1943), La otra ...
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Anderson ⟨ä′ndësn⟩, Paul Thomas. - Regista statunitense (n. Studio City, California, 1970). Le sue storie, spesso caratterizzate da un impianto corale, descrivono complessi intrecci di esistenze, in contesti [...] epica che ha come maggiori ispiratori R. Altman e M. Scorsese. Tra le sue opere: Boogie nights (1997), Magnolia (1999; Orso d’oro al Festival di Berlino 2000), Punch-drunk love (Ubriaco d’amore, 2002; premio per la miglior regia al Festival di Cannes ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).