La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] risalgono una valle»: “Notizie dall’Amiata, in Le occasioni, vv. 5-6), del sintagma con di («le loro canzoni / le trombe d’oro della solarità»: “I limoni”, in Ossi di seppia, vv. 48-49; «Forse un mattino andando in un’aria di vetro»: anepigrafe, in ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] le nubi, nelle tempeste e nel fuoco; segue il popolo nelle sue migrazioni posandosi sull’‘arca santa’, una cassetta laminata d’oro e fiancheggiata da due cherubini. Yahweh ha stretto un patto speciale con gli E. fin dal tempo di Abramo: li assisterà ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] : da singoli componimenti (come il sonetto di F. Berni «Chiome d’argento fine…» che contraffà il sonetto di P. Bembo «Crin d’oro crespo…») a poemi interi (come l’Eneide travestita di G.B. Lalli). Tra i cultori della p. nel 20° sec.: L. Folgore ...
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VALLE INCLÁN, Ramón María del
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato il 28 ottobre 1870 a Villanueva de Arosa presso Pontevedra, in Galizia, dove morì nel 1935. Durante la guerra mondiale risiedette [...] straniera naturalista, impressionista e simbolista, maestro di un romanticismo aristocratico, nega i valori letterarî spagnoli dal secolo d'oro al tempo suo e si distacca da tutta la tradizionale arte nazionale sì da riuscire, sotto un certo aspetto ...
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JUHÁSZ, Ferenc
Gyozo Szabó
Poeta ungherese, nato a Bia nel 1928. Il padre di J. era muratore, la madre faceva la lavandaia. Nel volume Sántha-család ("La famiglia Sántha", 1950) descrive la trasformazione [...] del sacro incendio", 1969); A halottak királya ("Il re dei morti", 1971); A megváltó aranykard ("La spada d'oro salvatrice", 1973); Írás egy jövendő őskoponyán ("Scrittura su un protocranio venturo", 1974).
Bibl.: A. Tamás, Iuhász F. költészete ...
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FRESCOBALDI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Lambertuccio di Ghino e da Adimaringa di Orlandino Ruffoli intorno al 1280. Dal matrimonio dei genitori, celebrato nel 1271, nacquero altri [...] per la difesa di Montecatini. Il 13 marzo 1318, insieme con il fratello Taddeo, contrasse un prestito di 40 fiorini d'oro per sei mesi da Francesco Sassolini che restituì il 14 novembre successivo. In un atto del 19 genn. 1320 rogato dal notaio ...
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FALCONE, Domizio
Maria Giuseppina Marotta
Nato a Mantova nella seconda metà del sec. XV, fu uno degli esponenti dell'ancor oggi poco noto umanesimo mantovano. Il suo nome, infatti, ricorre in un gruppo [...] punto da porre in oblio il celebre particolare dei pomi d'oro.
In quell'opera, risalente forse al giovanile periodo padovano, quello di Mantegna è la fonte, l'elemento dei pomi d'oro ricompare ed attenua l'efficacia degli sguardi, mentre il F., che ...
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BONA, Giulio Cesare (Gnesio Basapopi)
Cesare De Michelis
Le scarse notizie che è possibile raccogliere sulla sua vita occorre dedurle interamente dalle sue opere in mancanza di qualsiasi fonte.
Nacque [...] quell'Accademia degli Incogniti che Gianfrancesco Loredano aveva fondato nella sua casa nel 1630.
Le glorie dei bezzi, ovvero il trionfo dell'oro e La forza del denaro, dove si dichiara brevemente con la virtù del medesimo il conto che si deve, e il ...
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BALLI (Balle, Ballo), Tomaso (Masi)
Enzo Noè Girardi
Nato a Palermo nella prima metà del sec. XVI da Antonio, nobile palermitano, giureconsulto e maestro razionale del tribunale del Regal Patrimonio, [...] giovanetta real, che de' suoi lustri / Splendea appena nel terzo"; se ne celebrano "i capei crespi e lunghi d'ambra e d'oro", "i bei rubini ardenti" da cui escono "dardi tremendi" e "le perle picciolette" che appaiono splendide tra le labbra nel riso ...
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Zola, Émile
Anna Maria Scaiola
Il caposcuola del naturalismo francese
Teorico del naturalismo, lo scrittore francese Émile Zola ne ha offerto un modello esemplare nella sua opera narrativa. Da Thérèse [...] di personaggi e voci, con scene a contrasto e quadri fatti di macchie di colore accostate: rosso, nero, bianco, oro.
Teorico della scuola del naturalismo, Zola riconduce questa corrente letteraria allo «spirito scientifico» di un secolo fiducioso nel ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).