Drammaturgo e poeta spagnolo (Zafra, Badajoz, 1734 - Madrid 1787). La sua tragedia Raquel (1778) rappresenta il miglior tentativo di teatro neoclassico spagnolo, sebbene a motivi caratteristici del dramma [...] del secolo d'oro se ne innestino altri di tipico sapore preromantico. Pubblicò anche il Theatro español in 16 volumi (1785-1786), che nelle intenzioni dell'autore voleva essere una difesa dell'antico teatro spagnolo attraverso una galleria di ...
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Filologo e letterato spagnolo (Cantagallo, Rio de Janeiro, 1885 - Lloret de Mar, Gerona, 1972); prof. a Madrid e poi a Princeton, si è particolarmente interessato alla letteratura spagnola del Secolo d'oro, [...] concretando le sue indagini in opere di indiscutibile valore quali El pensamiento de Cervantes (1925), le Adiciones a la vida de Lope (con Rennert), Santa Teresa y otros ensayos (1932). Larghe discussioni ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] di cospicua tradizione nobíliare, era in questo periodo impegnata soprattutto nell'amministrazione di notevoli proprietà terriere nel Trevigiano. Nella parentela del B. vanno ricordati in particolare Ermolao, ...
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Pseudonimo dello scrittore russo D. N. Mamin (Visimo-Šajtanskij Zavod, Nižnij Tagil, 1852 - Pietroburgo 1912). Rivelò, in numerosi racconti realistici (Bojcy "I lottatori", 1883; Gornoe gnezdo "Il nido [...] delle montagne", 1884; Zoloto "L'oro", 1892), la vita degli Urali all'inizio dell'industrializzazione della regione. Notevoli anche i racconti per ragazzi (Alenuškiny skazki "Le favole di Alenuška", 1894-96, ecc.). ...
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Scrittore bulgaro (Prilep 1898 - Sofia 1966). Esponente della destra macedone, fu condannato al confino nel 1948 e riabilitato nel 1956. Scrisse racconti ispirati alla vita patriarcale della provincia [...] (Zlatnijat ključ "La chiave d'oro", 1935; Zavrăštane "Ritorno", 1944), romanzi dedicati alle vicende del risorgimento macedone (Železnijat svetilnik "Il candelabro di ferro", 1952; Glasovete vi čuvam "Sento le vostre voci", 1966) e al remoto passato ...
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Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] Centocelle, Il crepuscolo degli dei, 1906-1915), di cronache e pagine di guerra, traduttore in versi di tutto il Teatro di Shakespeare (1911-34), e dal 1927 riordinatore e direttore del Museo Napoleonico ...
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Romanzo (premio Viareggio 1962) dello scrittore italiano G. Bassani (1916-2000).
Di grande successo è stato l’adattamento cinematografico, Il giardino dei Finzi Contini (1970), con la regia di V. De Sica, [...] Orso d'oro al XXI Festival di Berlino (1971) e premio Oscar per il miglior film straniero (1972). ...
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Scrittore venezolano (n. Caracas 1879 - m. 1939); ha avuto funzioni diplomatiche in varî paesi, fra i quali l'Italia; è stato redattore capo di El Nuevo Diario, quotidiano di Caracas. Ha pubblicato fra [...] l'altro Oro de alquimia (1900), Búcaros en flor (1909). ...
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GIUSTINIAN, Orsatto
Simona Mammana
Nacque a Venezia dal nobile Michiel di Giacomo di Polo, del ramo detto da Negroponte, e dalla cittadina Elena Mazza di Gaspare il 27 sett. 1538.
Il G. venne registrato [...] 1558, a seguito dell'estrazione della balla d'oro, poté usufruire del diritto di accedere al di Comun, Contratti di nozze, reg. 152/13, cc. 24r-25r; Ibid., Nascite, Libri d'oro, regg. 52/II, cc. 165v, 168r; V, c. 130v; Ibid., Necrologi di nobili, ...
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Scrittore e giornalista (Cerreto Guidi 1908 - Milano 1994). Ha pubblicato alcuni volumi di racconti che testimoniano delle sue doti di narratore sobrio e vigoroso (Impossibilità di vivere, 1933; Il fiume [...] rosso, 1938; L'uomo d'oro, 1957), e una raccolta di impressioni di viaggio, Il cielo di Nuova York (1955). ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).