Nino
Angelo Penna
Personaggio leggendario, ritenuto fondatore di Ninive (cfr. Agostino Civ. XVI 3) insieme con la moglie Semiramide (cfr. Erodoto I 184, III 155), trasformata dalla leggenda in una donna [...] et plures annos), com'è detto espressamente nella Monarchia, testo ove si cita anche Ovidio (Met. IV 58-88), derivano in maniera diretta da Orosio (Rist. I IV 1-8, II III 1); ma la fonte più ricca di particolari su tale donna è Diodoro Siculo (II 1 ...
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Ciro
Clara Kraus
. La figura di C. il Grande, fondatore dell'Impero persiano, è inserita da D. in Mn II VIII 6 nella serie dei re che non riuscirono a estendere il loro dominio oltre certi limiti, in [...] del suo nome in Pg XII 56, al centro della terzina in cui D. riporta, parzialmente in parafrasi, l'episodio narrato da Orosio: Mostrava la ruina e 'I crudo scempio / che fé Tamiri, quando disse a Ciro: / ‛ Sangue sitisti, e io di sangue t'empio ...
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Floro, L. Anneo (O Annio O Giulio)
Antonio Martina
Maestro di retorica oriundo dell'Africa, scrisse sotto Adriano una storia di Roma dalle origini sino ad Augusto, la Epitome de Tito Livio o Bellorum [...] parla di " anseres ", e III 8 " ad vocem anseris "), Vincenzo di Beauvais (Spec. histor. III 81, che cita Eusebio), Isidoro, s. Ambrogio, Orosio il quale in II 19 parla del fatto, non delle oche. In tutte queste fonti, tranne nel secondo passo di s ...
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Gade (Cadice)
Città spagnola (Cádiz), situata sulla costa atlantica della Spagna meridionale; fondata da coloni fenici nel 1100 circa a.C., piazzaforte cartaginese per la conquista della penisola iberica, [...] scribit Orosius. Va però precisato che per D. (del resto sulla scia di quanto era affermato nelle enciclopedie medievali, e nel medesimo Orosio Hist. I II 7 e 72), G. non era tanto la città ma " alcune isole, che si riteneva fossero situate presso la ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] testi tradotti, o volgarizzati, dal latino:
(2) non pertanto pensò una cosa di cotanto fatto non essere da abbandonare (Paolo Orosio, Delle Storie VI, 7, 368).
Dall’inizio del Trecento, in particolare dal Convivio di Dante, la costruzione si diffonde ...
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Pachino
Adolfo Cecilia
Cittadina in provincia di Siracusa; domina da una prominenza la zona con la quale termina la parte sud-orientale. della Sicilia. Prende il nome dal " Pachynum Promontorium ", [...] tria ἄκρα id est promontoria: Pelorum, Pachinum, Lilybaeum ").
D., che secondo il Casella si rifà alla descrizione della Sicilia fatta da Orosio, delimita la costa orientale della Sicilia con P. e Peloro (v.), in Pd VIII 68 E la bella Trinacria, che ...
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Alfredo (detto il Grande)
Alfredo
(detto il Grande) Re di Wessex (n. Wantage, Berkshire, 848 ca.-m. 901). Quarto figlio di Etelvulfo, si distinse nella lotta contro gli invasori danesi, battendoli [...] gli studi, chiamando alla sua corte dotti come il cronista Asser. Tradusse in anglosassone opere di s. Gregorio Magno, Paolo Orosio, Beda, Boezio e s. Agostino; si circondò di dotti franchi e fiamminghi e mantenne vivi i rapporti con gli altri ...
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tripartito,
- Aggettivo con valore proprio di " diviso in tre parti ", " che ha tre partizioni " (cfr. il latino tripartitus). In volgare ricorre una sola volta in Pg XVII 138 (L'amor ch'ad esso [cioè [...] II III 10 (quaelibet pars tripartiti orbis) con riferimento alla ‛ tripartizione ' dell'orbe terrestre dei mappamondi medievali (Asia ed Europa nella metà superiore, l'Africa in quella inferiore), per cui cfr. Orosio Hist. I 2 e Isidoro Etym. XIV II. ...
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Popolazione iberica del nord-ovest della Spagna, confinante con i Callaeci a ovest e con i Cantabri a est, col Durius a sud e con l'Oceano a nord. Occupava quindi una regione montagnosa e si divideva in [...] (III, 13), da Plinio (VIII, 166; XXXIII, 66), da Tolomeo (II, 6, 28), da Dione Cassio (III, 25), da Floro (II, 33), da Orosio (VI, 21), da Lucano (IV, 298), da Silio Italico (I, 231), da Marziale (X, 16) e infine nella Notitia Dignitatum (XXVI, 19) e ...
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chinato
Riccardo Ambrosini
Participio passato sostantivato; il significato della voce, attestata soltanto in If XXXI 137 (Qual pare a riguardar la Carisenda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada [...] rilevata da M. Corti (" Arch. Glottol. It. " XXXVIII [1953] 56-92, e partic. 78 e 86; per chinata' cfr. Volgar. Paolo Orosio " nel mezzo della valle, nella chinata del poggio "; Crescenzi [Volgar. Agric.] 5 19 2 " per la chinata del monte gli [all ...
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volgarizzatore
volgariżżatóre s. m. (f. -trice) [der. di volgarizzare]. – 1. Chi volgarizza, cioè traduce in volgare: Bono Giamboni fu il v. delle «Historiae» di Paolo Orosio. 2. Chi espone problemi di scienza e di cultura in forma accessibile,...
iposolfito
s. m. [der. di iposolf(oroso), col suff. -ito]. – In chimica, nome generico dei sali dell’acido iposolforoso, più noti con il nome di idrosolfiti. Sono così denominati in commercio anche i tiosolfati, cioè i sali dell’acido tiosolforico.