La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il calcolo geometrico
Paolo Freguglia
Gert Schubring
Il calcolo geometrico
Quando pubblicò il trattato Die lineale Ausdehnungslehre (La teoria [...] ).
Infine, fu Josiah W. Gibbs (1839-1903), professore di fisica matematica a Yale, a lasciare l'ambito ristretto dell'ortodossia dei quaternioni e a porre le basi del moderno calcolo vettoriale con il manuale Elements of vector analysis (1881, 1884 ...
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LIBERIO (Pietro Marcellino Felice Liberio)
Gianluca Borghese
Nacque intorno al 465.
La data di nascita è ricavabile da indizi sparsi: nella prammatica sanzione emanata da Giustiniano nell'agosto 554 [...] ed esterno al Regno ostrogoto, fosse tra le cause di un temporaneo ritiro dalla scena politica di L., fedele all'ortodossia romana, ma probabilmente estraneo, anche per via della sua origine provinciale, alle lotte tra fazioni a Roma e forse poco ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] sullo scontro in atto fra Polacchi e Ucraini e sui movimenti di unione a Roma che si andavano manifestando fra gli ortodossi locali.
La fine dell'Impero austro-ungarico e la rivoluzione sovietica sembravano aver aperto la possibilità di proclamare l ...
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BRUSTIO, Umberto
Franco Amatori
Nacque il 20 dic. 1878 da Giulio Cesare e Liberata Maffei a Buenos Aires dove il padre, già cacciatore delle Alpi con Garibaldi, esercitava con successo un'attività di [...] come obiettivo quello di farla apparire il più possibile simile all'UPIM. Ricorsero per questo anche a metodi poco ortodossi, come richiedere con insistenza prodotti di fornitori con i quali la Rinascente aveva un contratto d'esclusiva, sottrarre all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende dell’immenso impero zarista nel corso del XIX secolo appaiono come un alternarsi [...] il sistema imperiale russo in Asia centrale, ma anche la penetrazione nei Balcani, motivata dalla volontà di “liberare” gli ortodossi dall’oppressione islamica, culminata nella guerra russo-turca (1876-1878).
I limiti delle riforme di Alessandro II e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il protestantesimo contemporaneo, le cui radici affondano nelle dottrine teologiche dei [...] cose, nelle Chiese libere dei Paesi a maggioranza cattolica od ortodossa, come l’Austria o la Russia, e nelle Chiese lunga serie) partecipano anche numerosi rappresentanti di Chiese ortodosse. Nel 1948 i movimenti ecumenici del Cristianesimo pratico ...
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SIRI, Vittorio (Francesco)
Alessia Ceccarelli
– Nacque a Parma il 2 novembre 1608 da Ottavio, uomo d’arme al servizio della Repubblica di Venezia, e da Maria Caterina. Fu battezzato con il nome di Francesco [...] ), Giambattista, in Dizionario biografico degli Italiani, X, Roma 1968, pp. 620-623; S. Bertelli, Ribelli, libertini e ortodossi nella storiografia barocca, Firenze 1973, pp. 96-115, 204 ss.; G. Ruffini, “Une superchérie typographique dévoilée”. Le ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] . Le monete (2° sec. a.C. - 2° sec. d.C.) presentano emblemi neutri, cioè tali da non offendere sentimenti religiosi ortodossi: cornucopie, fiori ecc. La mĕnōrāh (candelabro a sette bracci) appare sulle monete di Antigono Mattatia (40-37 a.C.); le ...
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Italia
Pasquale Coppola
Salvatore Rossi
Vittorio Vidotto
Geografia umana ed economica
di Pasquale Coppola
Questioni territoriali
Dopo un contrastato dibattito politico che si è sviluppato per tutto [...] 'Asia e uno dall'America. Sul piano religioso, i nuovi arrivati sono per metà cristiani (divisi alla pari tra cattolici e ortodossi) e per un terzo musulmani. La nazionalità più numerosa (11,9%) è quella romena, che ha scavalcato di recente il gruppo ...
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. Capitale dell'Ungheria, è sorta dall'unione avvenuta nel novembre 1873 di tre città distinte, Buda e Ó-Buda sulla destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Le rovine di Aquincum (v. aquinco), poste poco [...] in quanto la grande massa di Ungheresi immigrati erano per lo più ebrei o protestanti, gli Slovacchi evangelici, i Serbi ortodossi. Presentemente i cattolici raggiungono solo il 59,1 per cento, gli ebrei il 23,2 (mentre nel 1873 raggiungevano appena ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...