Teologo olandese (Heusden, Brabante, 1589 - Utrecht 1676), uno dei più rappresentativi esponenti della Riforma nei Paesi Bassi. Allievo di Gomarus a Leida (1604), predicatore a Heusden (1617), prese parte [...] una posizione di grande prestigio che si colloca lungo la linea dell'ortodossia riformata ma altresì alle origini del pietismo olandese. Difese le posizioni della teologia calvinista, in polemica con quelle di Cocceio, J. Labadie e con la nuova ...
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Teologo protestante tedesco (n. in Svevia - m. Costantinopoli 1576); dapprima luterano, poi calvinista a Heidelberg, nella lotta tra i sostenitori dell'ortodossia ginevrina contro la maggior libertà difesa [...] dagli zurighesi e da T. Erasto, fu con J. Sylvan accusato anche di tendenze antitrinitarie; dopo varie vicende finì a Costantinopoli e, secondo gli avversarî, si fece musulmano ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , scosso sia dallo sviluppo del movimento di riforma calvinista promosso da John Knox, sia dalle crisi provocate quantunque subito rinascesse l'inevitabile reazione in favore dell'ortodossia accademica. La fase greca si sviluppò durante le prime ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] e apocalittico da profeta biblico. Lo stesso pessimismo calvinista ha ispirato le sue lezioni On Heroes, Hero- dato un quadro vivo e unitario della lotta tra deismo e ortodossia nel Settecento inglese.
Ma il maggiore storico inglese di questo periodo ...
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SARPI, Fra Paolo
Raffaello Morghen
Servita e consultore della repubblica di Venezia.
Nacque in Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco e Lisabetta Morelli ed ebbe al fonte battesimale il nome di Pietro [...] , un giudizio del vicario generale per riconoscere l'ortodossia delle sue pianelle! Piccole avvisaglie di più grossi compromettenti. Anzi è certo che nel 1608 il Diodati, il calvinista traduttore della Bibbia, venne a Venezia ed entrò in diretta ...
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MONOD
. Famiglia di teologi calvinisti francesi. Adolphe, nato il 21 gennaio 1802 a Copenaghen, dove il padre, Jean (1765-1836) era pastore dei rifugiati francesi, fondò nel 1827 la chiesa calvinista [...] a Lione. Venuto a conflitto, per la sua stretta ortodossia, con il concistoro che lo destituì, fondò (1832) christianisme e fondò nel 1849 la "chiesa libera", staccandosi dal calvinismo ufficiale; Guillaume, nato a Copenaghen nel 1800, morto nel 1896 ...
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PEUCER, Kaspar
Medico e umanista tedesco, nato a Bautzen il 6 gennaio 1525, morto a Dessau il 25 settembre 1602. Professore a Wittenberg e medico curante dell'elettore Augusto di Sassonia, il P., è soprattutto [...] indirizzato verso una posizione assai vicina a quella calvinista, alla morte di Melantone venne a essere praticamente l'esponente più in vista di quella corrente che l'ortodossia luterana definì col nomignolo di criptocalvinistica (v. melantone ...
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WESTPHAL, Joachim
Teologo luterano, nato ad Amburgo nel 1520, morto ivi il 16 gennaio 1574. Studente a Wittenberg, maestro ad Amburgo (1532), Wittenberg (1534), Jena (1535), Erfurt (1535-36), Marburgo [...] opinionum de Coena Domini (1552), riaperto la controversia eucaristica, erigendosi a rivendicatore della più pura ortodossia luterana. Calvino gli rispose con la sua Defensio sanae et orthodoxae doctrinae de sacramentis eorumque natura (1554): ne ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] di autonomia delle aristocrazie municipali, dallo storico calvinista François-Pierre-Guillaume Guizot, che se ne 591, era divenuto indispensabile per la cattolicità e per l'ortodossia - dalle quali gli scismatici non si consideravano per nulla ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] resto, già prima della Riforma, la questione dell'ortodossia era stata, a giudizio del Thiriet, la vera ipotesi nasce sferzante come un'ingiuria: "né ci è dogma alcuno in Calvino, che refili quest'appetito, che va congionto con una connivenza dell' ...
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concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...