Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] Oltre a consentirgli una più autentica prassi della pietà cristiana, l'Oratorio gli fornì l'occasione di conoscere camaldolese, e ancora contenute nell'alveo di un'indiscussa ortodossia e fiduciosamente volte all'appello a Roma e al pontefice ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] pontefice, come un baluardo a difesa dell’ortodossia e della saldezza della tradizione.
La Cei, Acerbi, La chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro rapporti ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] di derivazione controriformistica e a vigilare sull'ortodossia dottrinale del clero in modo da contrastare infiltrazioni accettata da Dio e come tale non poteva essere odiata dai cristiani; infine, l'odio era comunque un fatto relativo alla coscienza ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] cristianesimo. I nestinari «sono profondamente credenti, loro non solo pensano sé come cristiani, ma sottolineano di essere ‘più ortodossi’ sia dei sacerdoti sia degli altri cristiani che non sono loro seguaci»; si considerano ‘giusti’ e credono «che ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] linea consolidata. Gli interventi più incisivi erano rivolti ai cristiani: man mano che la Chiesa come istituzione diveniva importante, ricca e radicata nella società, il problema dell’ortodossia assumeva un rilievo sempre maggiore.
Senza il ruolo ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] stabilito dai 318 santi padri e, nel momento in cui Ario fa mostra di giurare sul credo ortodosso, ordina che egli sia riammesso nella comunità cristiana; anche l’accusa sulla base della quale alla fine l’imperatore esilia Atanasio non ha nulla a ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] dai primi mesi N. impostò un'attenta opera di difesa dell'ortodossia, difesa che in molti casi non era estranea a preoccupazioni politiche Regio viene designato per combattere l'eresia dei "Nuovi cristiani" in Campania e Puglia; nel 1450 al cardinale ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] non è ‘l’imperatore Costantino’ o ‘Costantino il Grande’, come in Occidente. Nella tradizione cristiana orientale si tratta di colui che ha difeso la vera fede e l’ortodossia contro tutti i suoi nemici, di colui che ha avuto quale principale impegno ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] esito negativo concerne, infine, la limitazione delle esenzioni ai soli ortodossi e non agli scismatici o agli eretici. È un modo di fare pressione per favorire l’unità di tutti i cristiani a discapito di gruppi e divisioni. In questi tempi di lotte ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] uno sforzo di recupero della propria reputazione d’autore ortodosso, che sarebbe stato più tardi coronato da successo, l’età dei martiri e degli eroi, era incominciato il tempo dei cristiani d’occasione, gente che fino a ieri non aveva mai pensato ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...