Teologo musulmano (Bassora 873 - Baghdād 936), fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di asharita. La sua teologia si oppone alla scuola dei Mutaziliti (dalle cui file, pure, al-A. proveniva), [...] ma ammette la necessità di un uso, sia pur limitato, della ragione nell'elaborazione dei dati di fede. Si deve essenzialmente alla scuola asharita il prevalere della dogmatica speculativa (kalām) nell'ortodossia musulmana. ...
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MASSIMO Confessore
Silvio Giuseppe Mercati
Teologo e mistico bizantino, nato a Costantinopoli nel 580, morto nel Caucaso il 13 agosto 662. Emigrato nell'Africa settentrionale, sostenne nel 645 una vittoriosa [...] uno dei più preziosi documenti per la storia della controversia monotelita. Venuto a Roma, proseguì la lotta per l'ortodossia, inducendo Martino I a tenere il concilio lateranense del 649, in cui furono condannati non solo il monotelismo, ma ...
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Teologo cattolico tedesco, nato a Bamberga il 28 febbraio 1799, morto a Monaco il 10 gennaio 1890. Prete nel 1822, quattro anni dopo era professore di storia ecclesiastica all'università di Monaco. Dopo [...] in materia strettamente religiosa, egli si volse decisamente alla storia, e ne fece mezzo a una propaganda di rigida ortodossia, che coincideva anche con un atteggiamento spiccato del governo bavarese, retto dall'Abel. Caduto costui nel 1847, il D ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] ), ma nonostante l'importanza fondamentale che riveste la sua figura, essendo colui che ha rivelato il Corano, l'ortodossia islamica insiste sul carattere esclusivamente umano della sua persona. Fonti principali della vita di M. sono innanzitutto il ...
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Scrittore (n. presso Eleuteropoli, Palestina, dopo il 310 - m. nel 403); in gioventù visse da monaco in Egitto, dove apprese le regole e la dottrina degli asceti egiziani; fondò quindi un monastero presso [...] vescovo di Costanzia (Salamina) nell'isola di Cipro, ma mantenne il modo di vita monastico. Strenuo difensore dell'ortodossia, cui portava un attaccamento un po' angusto e fanatico, scrisse attorno al 374 un primo compendio contro le eresie ...
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HEIDEGGER, Johann Heinrich
Joseph Engert
Teologo protestante, nato il 1° luglio 1633 a Bärentschweil nel cantone di Zurigo, nel 1659 professore di teologia a Steinfurt, nel 1667 successore di J.H. Hottinger [...] teologiche egli subì influenze del Hottinger, di H. Crocius e soprattutto di J. Cocceius, e sostenne una moderata ortodossia. Fu uno degli autori della formula consensus Helvetici (1675) contro i teologi olandesi riformati e l'università di Saumur ...
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SINCELLO, Giorgio (Γεώργιος ὁ Σύγκελλος)
Nicola Turchi
Cronografo bizantino vissuto tra la fine del sec. VIII e l'inizio del sec. IX, come segretario privato (sincello) del patriarca costantinopolitano [...] Cronaca ('Εκλογὴ χρονογραϕίς) dal principio del mondo a Diocleziano (284). Quantunque scritta secondo il più rigido spirito dell'ortodossia bizantina e con metodo piattamente cronistico, l'opera riesce utile per le citazioni di opere perdute che vi ...
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LÜCKE, Gottfried Christian Friedrich
Bianca Paulucci
Teologo protestante, nato a Engeln, presso Magdeburgo, il 23 agosto 1781, morto a Gottinga il 14 febbraio 1855. Studiò sotto W. Gesenius e fu amico [...] Bonn nel 1818, passò nel 1827 a Gottinga. Fu della corrente della Vermittelungstheologie, cercando di accordare la vecchia ortodossia protestante con i nuovi indirizzi razionalistici. Fu, nel 1828, tra i fondatori dei Teologische Studien und Kritiken ...
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Teologo, giurista, storico e letterato arabo di Spagna (Cordova 994 - Manta Līsham 1064). Temperamento passionale e vigoroso polemista, partecipò all'agiata vita politica del tempo, per poi consacrarsi [...] , ma anche le sette eterodosse musulmane (I. H. stesso si staccò nel campo giuridico e teologico dall'ortodossia, sostenendo il sistema zahirita). Altre opere di I. H. trattano di morale, genealogia, storia, diritto. Particolarmente interessante ...
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INTOLLERANZA
Alberto Pincherle
È l'atteggiamento di chi, nella religione come nella politica o nella scienza, sente così forte l'attaccamento per le proprie idee, opinioni, sentimenti, da non potere [...] dell'impero romano per il suo stesso carattere di formazione storica non dà luogo alla produzione di una vera e propria ortodossia e, pertanto, di nuove riforme e suddivisioni, ma lascia sempre un campo più largo alla speculazione e alle iniziative ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...