Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] delle teorie di A. Gramsci, conferendo alla "sovrastruttura" dignità pari a quella della "struttura". Legato ad una rigida ortodossia rimase invece A. Carandini, che in un volumetto (Archeologia e cultura materiale) pubblicato nel 1975, e poi nel ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] t. nel senso di ‘dottrina della Trinità’, mentre Gregorio di Nazianzo dà il nome di ‘teologi’ ai grandi difensori dell’ortodossia trinitaria. Così pure è in questo momento che si opera la distinzione, rimasta classica nella Chiesa d’Oriente, tra la t ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] e descritto la forza di questi meccanismi anonimi, esita sempre fra due immagini del giacobinismo: quella in cui l'ortodossia si produce con mezzi consapevoli e quella in cui trionfa l'inconscio collettivo. Ora nulla, nel nostro caso, induce ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] fede, e che il soglio di Pietro ora è occupato da un papa non del tutto in linea con la tradizione e l’ortodossia della Chiesa. Ma proprio il suo essere prete romano, vicino per tradizione al papato, lo porta a mantenere una posizione assai lontana ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] di ambiguità e ironia, si rivela in una molteplicità stilistica che riscopre la valenza liberatoria di pratiche condannate dall’ortodossia modernista, come l’eclettismo e il revival. R. Venturi ne è indicato come uno dei personaggi chiave, come pure ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] (1909).
Negli anni successivi, dopo la prima Rivoluzione russa del 1905 e soprattutto dal 1910, emersero critiche alla 'ortodossia di centro' anche da sinistra, in particolare da Herman Goster, Anton Pannekoek, Alexander L. Helfand detto Parvus, e ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] Leonora Meazzi nel suo primo testamento (28 marzo 1541), collocazione archivistica cit. infra, nota 50.
49 F. Ambrosini, Ortodossia cattolica e tracce di eterodossia nei testamenti veneziani del Cinquecento, «Archivio veneto» 136-137, 1991, pp. 5-48 ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] fuoco, istituito proprio per contrastare la diffusione dei templi destinati a ospitare immagini di culto, bandite dall'ortodossia in quanto considerate una forma vuota di cui il male avrebbe potuto impossessarsi. Tra le testimonianze più antiche ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] corrente degli spirituali, persino a Trento10, e non si estese, se non in minima parte, fuori dalla penisola: l’ortodossia tridentina ebbe così una polizia nuova, efficiente, che limitava o metteva sotto tutela quella ordinaria dei vescovi e degli ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] la sua parola senza freni contro di noi, chiamando più che empi i piissimi Greci, nonché eretici, loro che sono ortodossi oltre ogni modo" (Festa, 1894, pp. 15-16). Con un componimento, il X (Poeti bizantini, 1979), in occasione dell'inaugurazione ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...