* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] concluso e non modificabile, così come l’abbiamo appena definita.
Dei tratti linguistici esclusivi della scrittura, l’ortografia ha ormai raggiunto un forte grado di stabilizzazione. Oggi grafie latineggianti (➔ grafia) ancora diffuse nel XIX secolo ...
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FORCELLINI, Egidio
Gerardo Bianco
Nacque a Fener, oggi frazione di Alano di Piave (Belluno), il 26 ag. 1688 (Dal Zotto, p. 171) da Bernardino e da Maddalena Elisabetta Girolamo, agricoltori di modeste, [...] per le loro ricerche su antichi autori latini di tecniche, agricoltura, medicina.
Il F. è attento alla corretta ortografia delle parole, e di ciascuna fornisce informazioni sul genere, caso, flessione, sull'uso, frequenza, arcaicità. Dei termini è ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] raramente e con il nome di punti sospensivi, mentre la denominazione attuale si diffonde solo dopo l’Ortoepia e ortografia italiana moderna di G. Malagoli (1905; cfr. Antonelli 2008: 202).
Le funzioni principali dei puntini sono di carattere ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] hanno i. Le grafie con i hanno poi preso nettamente il sopravvento quando il criterio fonetico ha finito col prevalere, nell’ortografia italiana, su quello etimologico. La pronuncia della y è stata sempre i, e così è pure nelle poche voci che tuttora ...
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Q
- Quindicesima lettera dell'alfabeto italiano e sedicesima del latino; in entrambi si chiama qu.
Nell'alfabeto fenicio questa lettera indicava una esplosiva muta velare enfatica (pronunziata tra l'uvula [...] qu corrispondono forme greche in π, τe osco-umbre in p: lat. quis, osco pís, umbro pisi, greco τίς.
Nell'ortografia italiana questa lettera presenta un'eccezione: quand'è rafforzata nella pronunzia, non si raddoppia, ma le si premette la consonante c ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e fiorentino, la definizione della ➔ norma linguistica (anche le questioni di grafia e i tentativi di riforma ortografica; ➔ ortografia), la distanza maggiore o minore che si vuole interporre tra scritto e parlato (➔ lingua parlata; ➔ lingua scritta ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] , la qualità delle definizioni, la sicurezza interpretativa, le scelte di tecnica lessicografica, la raggiunta omogeneità ortografica (Maraschio & Poggi Salani 2008: 50)
L’intera tradizione lessicografica italiana ne fu grandemente influenzata ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] e g palatali e velari, è già nell’antesignana Grammatica della lingua volgare (1437) di Leon Battista Alberti; e l’ortografia è poi, logicamente, il primo settore nel quale l’avvento della stampa pone un’esigenza di standardizzazione, con la proposta ...
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LAZZARI (de' Lazzari), Ignazio
Saverio Franchi
(de' Lazzari), Nacque a Roma intorno al 1620 da Domenico e da Margherita Fei. Il padre aveva lavorato nella stamperia di B. Zanetti presso il Collegio [...] : la più famosa è Il torto e il diritto del non si può del padre Bartoli (1655), cui seguì il trattato Dell'ortografia italiana dello stesso autore (1670), nonché Il ne quid nimis della lingua volgare di G.M. Vincenti (1665) e il citato libro ...
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Pietro da Figino
Eugenio Ragni
Frate francescano, vissuto a cavaliere dei secoli XV-XVI, curatore di alcune edizioni veneziane della Commedia con commento del Landino.
Dai colophon di queste edizioni [...] 'esemplare landiniano ".
La proposta del Filippini non è tuttavia accettabile. A parte che né la grafia né l'ortografia della lettera risultano a una più attenta analisi così " perfettamente " corrispondenti alle note autografe dell'incunabolo, non ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...