sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] che integrare nessuna/altra). L’efficacia delle tre norme empiriche, pur con le riserve sopra enunciate, è limitata all’ortografia; la pronuncia infatti se ne distacca in diversi punti.
Nella metrica italiana il computo delle s. (s. metriche o ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] numerate in ordine progressivo, rispettivamente relative ai nomi, pronomi, verbi e avverbi, a cui seguono le norme dell’ortografia. Sotto queste regole, si affastellano esempi di Dante, Petrarca e Boccaccio, con una pletora di osservazioni di natura ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] sono pronunciate scempie al Nord, doppie al Centro-sud; lo stesso si dica per [ʦ] e [ʣ] intervocaliche quando l’ortografia non preveda il grafema doppio (ozio, bazar), ma al Sud sono reperibili pronunce come paziente con [ʦ] scempia in corrispondenza ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] , lingua dell’) precisa che l’interpunzione sfugge a principi normativi rigidi e che, ancor più di altre parti dell’ortografia, è legata al gusto individuale. Bartoli individua il principio di selezione nella chiarezza e la funzione nell’evitare gli ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] di ➔ iato, ➔ dittongo, ➔ digramma, consonanti doppie (➔ doppie, lettere) e altri gruppi consonantici particolari, soprattutto quando l’ortografia non rispecchia in maniera trasparente la qualità fonetica delle parole.
La divisione in sillabe segue ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] programmazione di interventi specifici che hanno come oggetto la struttura, la fissazione di una norma, la creazione di un’ortografia, l’arricchimento lessicale capace di far fronte alle esigenze di una lingua di ampia comunicazione, ecc.
Parlare di ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] da Salviati è ripresa dai trattatisti dei secoli successivi, tra i quali Daniello Bartoli. Chiudendo il trattato Dell’Ortografia italiana (1674) con un paragrafo dedicato al capoverso (termine che, come nota l’autore, era allora un tecnicismo ...
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GABRIEL (Gabriele, Cabriele), Jacopo
Elena Del Gallo
Nacque a Venezia nel 1510 dal patrizio Jacopo, figlio del cavaliere Bertucci, fratello di Trifone.
Il padre ricoprì cariche nell'amministrazione [...] il G. tratta dell'uso degli articoli, anche se afferma che le osservazioni su questa classe appartengono più all'ortografia che alla grammatica, indugia sulle particolarità dei pronomi, distingue i verbi in due coniugazioni, a seconda che la terza ...
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Ottava lettera dell’➔alfabeto, la ‹h› in italiano, diversamente da quel che accade in altre lingue (come inglese e tedesco), è ‘muta’, cioè non si pronuncia. Soltanto in alcune interiezioni (➔ interiezione; [...] disambiguare (e agli inizi del Novecento, per qualche tempo, al suo posto veniva usato l’accento: à, ànno, ecc.; ➔ ortografia). Il fatto che una h apparentemente arbitraria sia conservata nelle forme delle persone del presente indicativo di avere (e ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] concluso e non modificabile, così come l’abbiamo appena definita.
Dei tratti linguistici esclusivi della scrittura, l’ortografia ha ormai raggiunto un forte grado di stabilizzazione. Oggi grafie latineggianti (➔ grafia) ancora diffuse nel XIX secolo ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...