Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] (der. di sèlla) e di stellato (der. di stélla) non differiscono tra loro. Sotto l’accento la distinzione è netta, ma l’ortografia ordinaria non ne tiene conto, tanto che si scrivono allo stesso modo parole come, per es., affètto «ostento» e affétto o ...
Leggi Tutto
Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] della parola nella frase. La sillabazione negli incontri di parole segue le stesse regole di quella all’interno di parola; l’ortografia tiene conto di una sillabazione sintattica solo quando c’è un apostrofo (per es., u-n’altra, e invece un - altro ...
Leggi Tutto
DE MARCHI, Luigi
Paola Gardellini-Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Milano il 16 maggio 1857 da Giovanni e da Caterina Perego; quarto di cinque figli (furono suoi fratelli Emilio, Attilio, Odoardo), riuscì [...] Emanuele di Roma, in Bibliotheca mathematica [Stocholm], 1885, n. 3, pp. 142 s. e n. 4, pp. 193 ss., e Sull'ortografia del nome del matematico messinese Maurolicio, ibid., 1886, n. 2, pp. 90 s.), saggi sulla lirica inglese (I sonetti di Shakespeare ...
Leggi Tutto
Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] s e c hanno dato origine a un suono unico, che in italiano si è stabilizzato come fricativa palatoalveolare (š) e che la nostra ortografia seguita a indicare con le due lettere originarie (a cui, quando segua a, o, u, s’aggiunge una i con valore di ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] solitario, della natura e della macchina. Questo spiega i caratteri salienti della sua scrittura: l'ortografia approssimativa e incoerente, l'impronta vernacolare toscana con tracce di fonetica lombarda, l'andamento sintattico semplificato ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] quel'Ipernico, o come si chiami, apparisce che osti alla Divina Scrittura" (EN, XI, p. 427). L'ignoranza dell'ortografia del nome di Copernico rende improbabile che Lorini abbia avuto un qualche interesse nei confronti dell'astronomia. Tuttavia è un ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] mitologiche e letterarie. Sia i numerosi documenti bilingui in hittita e in hurrita, sia il ductus e l'ortografia dei testi trovati a Boğazköy (antica Khattusha) dimostrano chiaramente l'importanza del ruolo svolto dagli Hurriti nella trasmissione ...
Leggi Tutto
ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...