Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] ma i romani léttera e velòce. La trasmissione ebbe come seguito la pubblicazione del Prontuario di pronunzia e di ortografia, dove si proponeva una pronuncia basata sull’«asse Roma-Firenze» (Bertoni & Ugolini 1939), dando la priorità in caso ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] s e c hanno dato origine a un suono unico, che in italiano si è stabilizzato come fricativa palatoalveolare (š) e che la nostra ortografia seguita a indicare con le due lettere originarie (a cui, quando segua a, o, u, s’aggiunge una i con valore di ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] testi delle origini, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 2°, pp. 5-40.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1°, pp. 139-227.
Petrucci, Armando (1983), Il libro ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , nelle aree geografiche e nei singoli scrittori. Per rilevare qualche tratto generico, comune al l. medievale, si ricorderà: nell’ortografia, la riduzione dei dittonghi ae e oe a e e la presenza invece di dittonghi irrazionali (praemo per premo ecc ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] un lessico aulico e tribunizio convive con un periodare faticoso e sintatticamente non ben coeso; caratteristico tributo all’ortografia spagnola il punto interrogativo rovesciato all’inizio di una interrogativa: «¿Ma non sono istruiti gli uomini del ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] stato il fautore più attivo Trissino, alle cui proposte arrise un certo successo anche per una proposta di riforma ortografica, cui si deve la distinzione moderna tra ‹u› e ‹v›.
Contro il pericolo di essere spossessati delle tradizionali prerogative ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] Tra le lingue romanze, l’italiano è la lingua in cui la grafia meglio lascia prevedere la corrispondente pronuncia (➔ ortografia). Un notevole numero di grafemi (11 su 21) indica stabilmente un solo fonema (➔ alfabeto); quelli che indicano più fonemi ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] forza delle istituzioni e delle tradizioni consente che questa e quelle possano non essere in perfetto accordo (si pensi all’ortografia di molte lingue moderne, molto lontana dalla pronuncia delle parole e per questo sottoposta a pressioni di riforma ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] siriaco, e confronto al sistema ebraico niqqud, sarebbe stata sanzionata entro la metà dell'8° secolo. Così anche l'ortografia (dapprima segnata parimenti con punti) degli accenti per le tre vocali instabili o atone, l'attacco e stacco vocalico ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] tradizionali nell'ambito degli scritti alfabetici. La teoria delle tavole di rime cinesi facilitò la creazione della prima ortografia alfabetica del cinese da parte del monaco tibetano 'Phags-pa (1235-1280), un influente consigliere di Qubilay Khān ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...