Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] , né ~ ne. Nei polisillabi che si distinguono solo per la posizione dell’accento, esso non è marcato nell’➔ortografia italiana (negli esempi seguenti lo si nota solo per evidenza): àncora ~ ancóra, càpitano ~ capitàno. È però obbligatorio segnarlo ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] che hanno una rappresentazione nel lessico grafemico d'uscita e per le quali non è possibile ricavare la corretta ortografia attraverso le regole di transcodificazione (si pensi, per esempio, ai prestiti da lingue straniere tipo blue jeans o toilette ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] e evitare il formarsi di iati (➔ iato) come accadrebbe in lo eroe → l’eroe, la amicizia → l’amicizia, ecc.
Nell’ortografia, la cancellazione di vocale per elisione è segnalata dall’apostrofo:
(1) la astrazione → l’astrazione [lastraˈʦjone]
(2) una ...
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Archeologo (Ploaghe 1803 - Cagliari 1878); canonico della cattedrale di Cagliari, insegnò Sacra Scrittura e lingue orientali in quella univ., della quale fu rettore dal 1857; senatore del Regno (1871). [...] sardo (1858-68) e in varî altri studî. Anche filologo e folclorista, pubblicò varie opere sulla lingua sarda: Ortografia sarda nazionale, ecc. (1840); Vocabolario sardo-italiano e Italiano-sardo (1851-52); Vocabolario sardo geografico, patronimico ed ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] casi, un j alveolo-palatale affricato (in inglese e in trascrizioni da altri alfabeti fondate per le consonanti sull’ortografia inglese), un j alveolo-palatale fricativo (in francese, portoghese e nello spagnolo antico), un j velare fricativo (nello ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] ; le lingue romanze non ne conservano alcuna traccia ereditaria. Tuttavia l’uso etimologico della lettera h è rimasto nell’ortografia delle voci d’origine latina in alcune delle più importanti lingue moderne, sia romanze sia d’altro ceppo, oltre ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] .qua.to.re, ecc.
Quando la vocale che segue il nesso ‹qu› è la ‹o›, per ragioni prevalentemente etimologiche l’➔ortografia italiana mantiene al posto di ‹q› la lettera ‹c› che appariva nelle corrispondenti parole latine (prive della ‹u›, originatasi ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] il cambio di interlocutore (Geymonat 2008: 45). In epoca moderna il segno compare nei trattati di grammatica e ortografia con varie denominazioni: «due punti» (L. Dolce, L. Salviati), «coma» (P.F. Giambullari, O. Lombardelli), «punto doppio», «punto ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] sostegno a favore delle sue idee linguistiche esposte nel Castellano. Tra le altre cose, propose d'introdurre nell'ortografia italiana anche lettere greche (ε, ω), e di utilizzare in senso funzionale certe varianti tipografiche di lettere latine ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] . 1-49) si affronta la questione della lingua, nella seconda (pp. 50-215) si risolvono dubbi di natura fonologica e ortografica. Criterio guida delle dispute linguistiche è la ragione, con la quale il F. si richiama alle posizioni che erano già state ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...