DUCCIO di Donato
Valerio Ascani
Documentato a Siena tra la fine del sec. XIII e il secondo decennio del successivo, non si conoscono i suoi estremi biografici (per i documenti citati all'interno della [...] inv. n. 249- 1874) e pure riferite (Leone de Castris, 1984) a Duccio di Donato.
Fonti e Bibl.: E. Berteaux L'esposizione d'Orvieto e la storia delle arti, in Arch. stor. dell'arte, s. 2, II (1896), p. 418; Congresso eucaristico ed Esposizione di arte ...
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VESPIGNANI, Virginio
Bruno Maria Apollonj
Architetto, nato in Roma il 12 febbraio 1808, morto ivi il 4 dicembre 1882. È in Roma, con Luca Carimini, uno degli architetti più in vista di quel critico [...] (1855); in Tarquinia il monumento al cardinal Quaglia, il restauro generale del palazzo Bruschi, il casino della villa Bruschi; in Orvieto il teatro. Le sue opere più notevoli sono però in Roma, dove si debbono a lui: la Porta S. Pancrazio (1857 ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] fu socius di Torriti un frate francescano, Jacopo da Camerino, che in seguito fu anche attivo nel cantiere del duomo di Orvieto, la cui fondazione si deve allo stesso Niccolò IV (Fumi, 1891). Fra Jacopo da Camerino, intento a ricavare tessere musive ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] di S. Marco a Firenze, e con lui lavorava nel marzo dell'anno 1447 in Vaticano e nel giugno dello stesso anno a Orvieto, nella cappella di S. Brizio in duomo (nei documenti che riguardano la decorazione della cappella di S. Brizio il nome di B ...
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Pittore (Fabriano 1370 circa - Roma 1427). Formatosi sulla pittura e sulla miniatura lombarda tardo gotica di Michelino da Besozzo e Giovanni di Benedetto da Como, fu anche attento alla contemporanea arte [...] formazione e le nuove ricerche spaziali fiorentine. Dopo brevi soggiorni a Siena (Madonna dei notai, 1425, perduta) e a Orvieto (Madonna col bambino, affresco, 1425, duomo), nel 1427, si trasferì definitivamente a Roma dove eseguì, in S. Giovanni in ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] (del 1308 è l'ingaggio di Pietro Cavallini, seguito nel suo cammino verso il Sud, qualche anno dopo, da Lello da Orvieto, che dalla cultura del grande pittore romano muove). L'artista meridionale che più di altri mostra di essersi giovato di questa ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] 205; 26.142, c. 314; M. Pisani, 1923, pp. 3, 4, 117; C. G. E. Bunt, The Goldsmiths of Italy, London 1926, p. 65; P. Orvieto, 1969, p. 219; D. Carl, 1982, pp. 130 ss., 144, 146 ss., 150, 157; B. Dei, La Cronica dall'anno 1400 all'anno 1500, a cura di ...
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BUZZI (Buzi, Buzio, Bucio, Buti), Ippolito
PPampalone
Nacque a Viggiù circa il 1562 se è vera la notizia del Baglione, secondo la quale l'artista morì in età di settantadue anni. Figlio di Ercole, noto [...] . Bertolotti, Artisti lombardi a Roma, Milano 1881, I, pp. 71, 233; II, pp. 111, 113 s.; L. Fumi, Il duomo di Orvieto, Orvieto 1881, p. 319; F. Caravatti, Viggiù nella storia e nell'arte, Varese 1925, pp. 21 (anche per gli altri membri della famiglia ...
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ABERDEEN, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività può esser limitata entro il terzo quarto del V sec. a. C. Si tratta di un modesto artista, la cui formazione è da seguire nella cerchia [...] cervo nella coppa di Spina (nel Museo Archeologico di Ferrara) e nel gruppo gravemente eroico della Collezione Faina (a Orvieto): altre volte la solennità delle immagini si accompagna a sottili intenzioni decorative, come nella coppa G 452 del Louvre ...
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Spazio triangolare situato al disopra dell’architrave dei lati brevi del tempio greco, etrusco e romano, decorato all’interno con rilievi o statue a tuttotondo (v. fig.). I primi f. noti in Grecia, quelli [...] .
Il f. del tempio etrusco non ebbe una decorazione propria fino al 4° sec. a.C. (templi di Orvieto). Le figure, generalmente quasi a tutto tondo, spesso aggettavano fuori dello spazio frontonale, mostrando grande libertà nelle proporzioni (per ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.