Lega di ferro e carbonio prodotta allo stato fuso con tenore di carbonio minore di 1,7%; le leghe contenenti una percentuale maggiore di carbonio si chiamano ghise.
Cenni storici
Il termine per lungo [...] il carbonio con una corrente d’aria fatta gorgogliare attraverso il metallo fuso. Vengono ossidati anche il manganese e il silicio e la reazione è accompagnata da forte sviluppo di calore, che mantiene fuso il metallo e ne aumenta la temperatura. Il ...
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Elemento chimico bivalente di numero atomico 12, peso atomico 24,312, simbolo Mg, del 2° gruppo del sistema periodico.
Chimica
Generalità
È noto fin dal 1808, quando H. Davy ne descrisse la preparazione [...] basati sulla riduzione termica
L’ossidodi m. viene ridotto a metallo da un riducente che deve vincere la forte affinità che il m. ha per l’ossigeno e che può essere costituito da idrogeno, da carbone, da silicio (più economica riesce una lega ...
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Giunzione, unione di elementi solidi, operata dall’uomo o spontanea.
Biologia e medicina
Fusione, durante lo sviluppo, di organi o parti primitivamente indipendenti.
In botanica, lo stesso che sinfisi.
In [...] all’alluminio e al silicio si usa s. ad arco. L’alluminio e le sue leghe sono di scarsa saldabilità perché si forma allumina e per le elevate conducibilità termica e suscettibilità di formare cricche a caldo; lo strato diossido va rimosso dai lembi ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] di carburi di uranio fortemente arricchito e torio, rivestite con due strati di carbonio pirolitico e uno strato intermedio di carburo disilicio, e disperse in una matrice di leghe metalliche di uranio o ossidodi uranio o ossidi misti di uranio e ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...]
Si distinguono un f.-silicio al 5% disilicio, di larghissimo impiego per lamierini di trasformatori elettrici; un f.-silicio al 12-15% disilicio, usato in fonderia, che equivale praticamente a una ghisa siliciosa; un f.-siliciodi uso analogo al ...
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Ambiente nel quale, con diversi sistemi (combustione, passaggio di corrente elettrica ecc.), è prodotto calore con lo scopo di riscaldare il materiale in esso caricato fino a raggiungere un prefissato [...] ., numerosi f. a calce (adoperati per la trasformazione del carbonato di calcio in ossidodi calcio, o calce) sono del tipo a tino. Una variante nella produzione di grafite artificiale e di carburo disilicio o per il riscaldo di semilavorati.
F ...
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Lega ferro-carbonio di solidificazione eutettica, con tenore in carbonio tra 1,9 e 6,5%.
Generalità
La g. è prodotta in genere per riduzione dei minerali di ferro all’altoforno, soprattutto per fabbricazione [...] C, impiegate anche in atmosfera ossidante o in contatto con vapore surriscaldato. Il comportamento al calore dipende da resistenza a rigonfiamento e sfogliatura, riducibili con cromo, silicio, alluminio. Il 2% di cromo assicura stabilità fino a circa ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] ottiene trattando al forno elettrico un miscuglio diossidodi c. e di coke o di antracite. Reagisce rapidamente con acqua a temperatura riducente nella metallurgia del magnesio e del silicio.
Cloruro di c.
Sale dell’acido cloridrico, noto nella ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] l’ossigeno, con lo zolfo, col silicio, col boro e con molti metalli. Dal punto di vista chimico si comporta come un elemento sviluppando 285 kJ/mol; miscele di aria e ossidodi c. contenenti dal 12,5% al 75% di quest’ultimo sono esplosive. Si ...
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Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 52, di cui sono noti gli isotopi stabili 5024Cr, 5224Cr, 5324Cr e 5424Cr; appartiene al sesto gruppo del sistema periodico degli elementi, [...] da un contenuto elevato diossidodi c. e di alluminio ma basso di ferro; quella per usi chimici ha elevato contenuto diossidodi cromo, ma basso tenore di alluminio e disilice.
Processi di produzione
I processi industrialmente importanti ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...