FUSIONE (dal lat. fundo "verso"; fr. fusion; sp. fundición; ted. giessen; ingl. founding)
Carlo REPETTI
Lorenzo DAINELLI
Antonio MARAINI
Nella tecnica metallurgica è l'operazione per cui alcuni metalli [...] per forme a secco è la seguente: terra vecchia 50%, terra gialla forte 50%. Quest'ultima contiene: silice 76-80%, allumina e ossido ferrico 19-15%, calce 1-1,5%, ossidodi magnesio 0,5%. La sua perdita al fuoco è del 2%.
Per forme a verde converrà ...
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RAME (fr. cuivre; sp. cobre; ted. Kupfer; ingl. copper)
Giovanni D'ACHIARDI
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Piero BAROCELLI
Arturo PETTORELLI
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Giovanni VACCA
Elemento [...] . La scoria ha composizione complessa, ma determinata entro certi limiti di rapporti tra silice e ossidi basici, affinché raggiunga il peso specifico voluto, la temperatura di fusione e la fluidità adeguate, per la separazione dalla metallina e ...
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Carboni sono, genericamente, tutte quelle sostanze, prevalentemente costituite di carbonio, residuo della decomposizione di altre sostanze organiche attraverso un lento processo naturale (carboni naturali) [...] natura complessa, si può dire in generale che la temperatura di fusione varii da circa 1000 a 1500 C° col diminuire degli ossidi basici e l'aumentare della silice.
c) Zolfo. - Fra gli elementi nocivi, oltre all'umidità e alle ceneri, va posto anche ...
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SOLFORICO, ACIDO (fr. acide sulfurique; sp. ácido sulfúrico; ted. Schwefelsaüre; ingl. sulphuric acid)
Angelo MANGINI
Armando MAUGINI
Carlo RODANO
Leonardo MANFREDI
Composto chimico, acido inorganico; [...] difficilmente dall'acido. Al di sopra di 60° Bé non si possono più usare apparecchi di piombo: si usano invece leghe di ferro-silicio, quarzo fuso oppure vitreosil (miscela fusa di quarzo, ossidodi zirconio e ossidodi titanio).
Fra gli apparecchi ...
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(App. III, I, p. 532; IV, I, p. 669)
Con e. ci si riferisce oggi a un complesso molto vasto di attività spesso appartenenti ad ambiti disciplinari e produttivi all'apparenza eterogenei. Purtuttavia gli [...] Semiconductor, o metallo ossido semiconduttore). Si è posto quindi l'accento sulla possibilità di produrre componenti attivi i invertitore in tecnologia MOS è allocata in 350÷500 μμ2 disilicio, mentre una tale superficie viene occupata, e con qualche ...
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INCENERIMENTO
Eugenio Mariani
Processo di distruzione dei rifiuti di diverso tipo e natura (solidi, liquidi, pastosi, gassosi, urbani, industriali, tossici, nocivi) mediante combustione controllata [...] ), in una camera detta di post-combustione.
Si tratta, di regola, di un vano in muratura, rivestito internamente di refrattari (a base di carburo disilicio resistente alle alte temperature) e collegato alla camera di combustione da un condotto che ...
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LAMINAZIONE (fr. laminage; sp. laminación; ted. Walzung; ingl. rolling)
Carlo REPETTI
Lorenzo DAINELLI
S'intende, con questo nome, un particolare processo di lavorazione dei metalli diretto a ottenere [...] , quelle contenenti fino al 3% disilicio sono laminabili a freddo; quelle col 3-5% disilicio sono laminabili a caldo. Fra le leghe rame-silicio-manganese è la lega americana Everdur col 3-6% disilicio e 1-5% di manganese che può essere laminata in ...
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. L'elettrometallurgia comprende le teorie e le applicazioni relative alla produzione dei metalli (estrazione dei metalli dai minerali e da altre materie prime) quando viene impiegato come mezzo efficiente [...] del ferro, del titanio, e del silicio) dalla quale con processi chimici o elettrotermici si estrae l'allumina anidra (ossido d'alluminio) che vien mescolata con la criolite (fluoruro doppio di sodio e di alluminio). Questo miscuglio si mette in ...
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– Il cinema nell’epoca della convergenza dei media. Riconfigurazione di spazio, tempo, narrazione, montaggio. Nuove tendenze. Un nuovo spettatore per un nuovo tipo di cinema. Bibliografia. Tecnologia digitale. [...] disposti in ordine sparso nello spazio, il sensore degli apparati di ripresa digitali, fatto disilicio, si fonda su un numero ben preciso di minuscoli elettrodi, tutti di uguale forma e dimensione, chiamati photosites (fotoelementi), disposti in ...
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. Con questo nome sono indicate numerose sostanze che furono usate a scopo bellico e che, se dal punto di vista chimico presentano le caratteristiche più disparate, hanno tutte in comune l'azione fisiologica [...] non furono mai usate in pratica (p. es., l'ossidodi carbonio, l'ipoazotide, alcuni fluoruri volatili, la lewisite, ecc L'acido clorosolfonico, il cloruro di solforile e i cloruri di arsenico, di stagno, disilicio e di titanio, più che come sostanze ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...