GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] primo dei suoi sonetti a noi pervenuti. Servo ubbidiente di Amore deve equilibrare bene e male, accettarne anzi euforicamente il composto ossimorico. Non c'è equivoco invece in fatto di morte-vita: "amor verace" è senz'altro vita. Il sonetto del G. è ...
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CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] -Napoli 1986), cui fa da pendant l’intervista-confessione con Ludovica Ripa di Meana Diligenza e voluttà (Milano 1989), ossimorico binomio in cui risolse i poli solo apparentemente opposti di una tensione morale (e religiosa) – messa in evidenza ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] nella loro individualità storica. «Fantasmi», appunto, da recuperare con metodi rigorosi, quasi da detective: un titolo apparentemente ossimorico, che racchiudeva invece in sé la cifra d'una singolare personalità di studiosa. Fra i contributi del ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] tutte le perplessità pirandelliane sulla Grande Guerra, e Il carnevale dei morti (Firenze), il cui titolo ossimorico ribadisce un’originaria e fondamentale tematica della poetica pirandelliana, giocata sulla complementarietà degli opposti. Iniziarono ...
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TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio
Anna Laura Bellina
TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio. – Nacque a Roma il 3 gennaio 1698 da Felice e dalla casalinga toscana Francesca Galastri, morta il 13 giugno [...] che Rossini pubblicò a Parigi nelle Soirées musicales per voce e pianoforte (1835), esercitandosi poi numerose volte con il testo ossimorico di «Mi lagnerò tacendo / della mia sorte amara» (Siroe II, 1).
La fortuna del poeta cesareo non si esaurisce ...
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ossimoro
ossimòro (alla greca ossìmoro) s. m. [dal gr. ὀξύμωρον, comp. di ὀξύς «acuto» e μωρός «stupido», con allusione al contrasto logico]. – Figura retorica consistente nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti...