Poemetto attribuito dagli antichi a Omero, che descrive scherzosamente, ma con stile colorito epico, la battaglia delle rane e dei topi che sono alla fine sterminati dai granchi mandati da Zeus.
Mediocre [...] , fu imitato da G. Rollenhagen nel Froschmeuseler (1595), e ispirò a G. Leopardi una sorta di continuazione in ottavarima, I paralipomeni della Batracomiomachia (postumo, 1842), dove nella lotta delle rane e dei topi sono satiricamente adombrati i ...
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Poeta svedese (n. Ör, Älvsborg, 1661 - m. in Pomerania 1709). È il principale rappresentante del marinismo in Svezia. Fu traduttore del Pastor Fido del Guarini; all'Adone del Marino s'ispira il poema Kunga-Skald [...] composto in ottavarima (1698) per la morte di Carlo XI. Fra le sue opere d'impronta popolareggiante è la Göta Kiämpa-Wisa om Kåningen å Herr Pädar ("Canzone eroica sul re e sullo zar Pietro"), uscita anonima all'indomani della battaglia di Narva. ...
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Letterato (Ferrara 1450 - ivi 1508); figlio di un altro Niccolò, signore di Correggio, e di Beatrice, figlia illegittima di Niccolò III d'Este, visse a lungo presso gli Estensi partecipando a numerose [...] diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482) fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano alcune liriche, un poemetto in ottavarima (Fabula Psiches et Cupidinis, 1491) e un dramma (Fabula di Cefalo) rappresentato a Ferrara nel 1487. ...
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Verseggiatore (n. Napoli - m. Montecassino 1626). Benedettino, fu nel 1610 priore di Montecassino. Lasciò rime sacre, la Vita di s. Placidio e suo martirio, poemetto in ottavarima (1579), altri poemetti [...] su s. Sisto e s. Alessio, un poema in 63 canti di sciolti, L'esamerone overo l'opera dei sei giorni (1608), imitazione del Mondo creato di T. Tasso ...
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Poeta (Ferrara 1450 - ivi 1508); visse a lungo presso gli Estensi, partecipando a numerose missioni diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482), fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano [...] alcune liriche, un poemetto in ottavarima (Psiche, 1491) e un dramma (Cefalo), rappresentato a Ferrara nel 1497, che risente vivamente dell'influsso classico. ...
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Poetessa (Napoli 1519 - ivi 1577 circa). Fu assai lodata ai suoi tempi, ma la sua feconda produzione (Rime, 1548; Seste rime, 1558; ecc.), di fondo moraleggiante, non si stacca dai canoni più consueti [...] del petrarchismo. Singolare fortuna ebbe il suo Discorso sopra tutti i primi canti d'Orlando furioso (1549), in ottavarima. ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1570 o 1571 - Huámuco de los Caballeros, Perù, 1615). Padre domenicano, assai giovane si trasferì in America e diresse gli studî del suo convento di Lima. Di lui si conosce soltanto [...] un poema in ottavarima, secondo la tecnica italiana, Cristiada (1611), che celebra la passione di Cristo. ...
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Poeta spagnolo (sec. 16º), nato ad Arcos de la Frontera. Seguì probabilmente la carriera delle armi. Restano di lui un poema in ottavarima, Los famosos y heroicos hechos del ... Cid Ruy Díaz de Bivar [...] (1568) e una raccolta di Sonetos a ilustres varones (1569) ...
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Scrittore dialettale trevisano (n. Portobuffolé, Treviso - m. Venezia dopo il 1818); è autore, tra l'altro, di una parafrasi delle Favole di Esopo (1816) e di un poema in ottavarima che tratta dell'attore [...] napoletano Tiberio Fiorilli detto Scaramuccia (Scaramuzza, 1788, n. ed. 1791) ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] chansons de geste. Il suo svolgimento è tipico: l'assonanza cede il posto alla rima; la cesura che divide il verso in due emistichî eguali (6 + 6, e -base della lirica, e anzi, assieme all'ottavarima, sale ai fastigi della più alta espressione del ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...