NOLEGGIO (XXIV, p. 889)
Antonio LEFEBVRE d'OVIDIO
Il codice della navigazione del 1942 ha conferito ai contratti di utilizzazione di nave una nuova ed organica sistemazione, risolvendo le gravi questioni [...] sulla definizione del contratto di noleggio. Questa espressione era infatti plurivoca, designando realtà giuridiche assai diverse, che dal nuovo codice sono state, sulla base di un rigoroso criterio di ...
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Remedio d'Amore
. In Vn XXV 9 Per Ovidio parla Amore... ne lo principio de lo libro c'ha nome Libro di Remedio d'Amore: si allude all'opera ovidiana (Remedia Amoris), per cui v. OVIDIO. ...
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Partigiani (Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio), appartenenti a una famiglia di coltivatori della campagna emiliana; dopo l'8 sett. 1943 parteciparono alla Resistenza, fra le [...] file comuniste, dando aiuto a prigionieri alleati e a Italiani fuggiaschi. Arrestati il 25 nov. 1943, furono condannati a morte e fucilati il 28 dicembre a Reggio nell'Emilia ...
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(lat. Lara) Ninfa del Lazio, di cui parla Ovidio (Fasti II, 583 seg.); rivelò a Giunone l’amore di Giove per Giuturna, perciò il dio le fece mozzare la lingua e l’affidò a Mercurio che la portasse negli [...] Inferi; Mercurio le fece violenza e nacquero due gemelli, gli dei Lari ...
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trave
Per " albero ", come il latino trabes (cfr. Ovidio Met. VIII 329, X 373, XI 360, XIV 361; Virg. Aen. VI 181; Stazio Ach. II 145): Sì come neve tra le vive travi / per lo dosso d'Italia si congela, [...] / soffiata e stretta da li venti schiavi (Pg XXX 85): " Le vive travi sono gli alberi montani, probabilmente abeti o simili, diritti come travi, ma travi in cui circola la vita " (Porena) ...
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(gr. ῎Ακις) Fiume della Sicilia che scorreva nel territorio dell’odierna Acireale.
Secondo la leggenda (Ovidio, Met. 13, 750) il giovane A., figlio del dio Fauno e della ninfa Simetide, si innamorò della [...] nereide Galatea, amata da Polifemo; questi per gelosia volle sfracellare con un masso A., che però si trasformò in fiume ...
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ADALBERTO di Samaria (Alberto di Samaria, Adalberto Samaritano)
Ovidio Capitani
È il primo "magister"di ars dictandi della scuola bolognese che si possa identificare con una certa sicurezza. Pur non [...] conoscendosi né la data della sua nascita né quella di morte, si può supporre che sia vissuto tra la fine del sec. XI e la prima metà del sec. XII, perché di lui parla come di uomo già adulto Ugo di Bologna, ...
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AMIDANI, Guglielmo (Guglielmo da Cremona, Guglielmo "de Villano" )
Ovidio Capitani
Di Cremona, appartenente con ogni probabilità alla famiglia Amidani (cfr. Ansi, Cremona Literata,III, Cremonae 1741, [...] p. 350) - altri lo vogliono della famiglia "de Tocchis" (cfr., per un riepilogo delle ipotesi, Perni, p. 28) - nacque nell'ultimo quarto del sec. XIII, entrando presto (è impossibile precisare l'anno) ...
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Poeta epico romano (1º sec. a. C.), amico di Ovidio, fu da lui esaltato, mentre Quintiliano lo dice più versificatore che poeta. Fu autore di un Bellum Siculum, non pervenutoci, sulla guerra contro Sesto [...] Pompeo ...
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Poeta romano (fine 1º sec. a. C.); lodato da Ovidio, esaltato fra i massimi da Velleio Patercolo, meno apprezzato invece da Quintiliano, fu autore di un poema perduto sulla battaglia di Azio e la morte [...] di Cleopatra; a lui può probabilmente ricondursi un anonimo frammento (67 versi) in un papiro ercolanese ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...