AURAE (Αὖραι)
G. Bermond Montanari
Personificazioni delle dolci brezze. Secondo Ovidio (Met., vii, 837), Kephalos muove la gelosia di Prokris poiché canta Aura, la fresca aria del mattino. Secondo Plinio [...] (Nat. hist., xxxvi, 29) Prassitele rappresentò Aurae velificantes sua veste. Un'anticipazione dell'Aura velificans è su uno sköphos italiota (di acquisto recente del Nicholson Museum di Sydney) della fine ...
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Piche
Solo in Pg I 11, con immediato riferimento alla favola (Ovidio Met. V 294-331, 662-678) delle P., figlie di Piero, che, vinte nel canto da Calliope, furono mutate nell'uccello che assunse il loro [...] nome: quel suono / di cui le Piche misere sentiro / lo colpo tal, che disperar perdono. Per il mito e per altri luoghi, v. PIERIDI ...
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Aiace
All'eroe omerico Aiace di Telamone, noto a D. soprattutto attraverso Ovidio (Met. XII 624, XIII 1-398), si accenna in Cv IV XXVII 20 (del quale Telamon nacque Aiace); per l'interpretazione del [...] confuso passo v. ACHILLE; OMERO; PELEO ...
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Aracne (Aragne)
Clara Kraus
La leggenda di A. è diffusamente narrata da Ovidio (Met. VI 5-145): nata in Lidia, a Ipape, presso il monte Tmolo, e figlia di un tintore, Idmone, A. è una tessitrice famosa; [...] accecata da superbia, osa sfidare a gara la stessa Pallade, sua maestra, che alla fine della contesa la percuote mal sopportando la sua straordinaria abilità. Per non sopravvivere all'umiliazione A. si ...
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Meleagro
Clara Kraus
Personaggio mitologico, la cui vicenda è ampiamente trattata da Ovidio (Met. VIII 260-546).
Figlio di Oeneo, re di Caledonia, e di Altea, era destinato a vivere quanto un tizzone [...] gettato nel fuoco dalle Parche al momento della sua nascita. Per sottrarlo al suo destino Altea spense il tizzone e lo nascose; ma più tardi, quando, sorta una contesa per l'uccisione del cinghiale caledonio, ...
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avventuroso
Federigo Tollemache
. Ha una sola attestazione, in Cv IV XXVII 18 Mostra [Ovidio] che [Eaco] fosse largo, quando disse a Cefalo dopo la dimanda de lo aiuto: " O Atene, non domandate a me [...] sono a noi di soperchio; e lo avversario è grande, e lo tempo da dare è, bene avventuroso e sanza escusa ". Sull'autorità di Ovidio (Met. VII 507-511) D. cita l'esempio di Eaco, signore di Egina, che nella sua vecchiaia possedeva le quattro virtù che ...
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Pirroi
Antonio Martina
Uno dei quattro cavalli aggiogati al carro del Sole. Narra Ovidio nel II libro delle Metamorfosi (vv. 1-366) che Fetonte chiese a Febo suo padre, per avere una prova sicura di [...] del sole avea quattro cavalli: lo primo chiamavano Eoo, lo secondo Pirroi, lo terzo Eton, lo quarto Flegon, secondo che scrive Ovidio nel secondo del Metamorfoseos (§ 14). D. si richiama qui a Met. II 153-155 " interea volucres Pyrois et Eous et ...
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mondiale
" Del mondo ": l'aggettivo è presente soltanto in Cv IV XV 8 Ovidio nel primo del suo Metamorfoseos... tratta la mondiale constituzione secondo la credenza pagana. ...
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(gr. Πύραμος) Nome antico del fiume Ceyhan (Turchia meridionale) che, dopo aver attraversato le zone montagnose del Tauro, la Cappadocia e la Cilicia, sbocca in mare nel Golfo di Alessandretta.
Nella [...] mitologia greca, il dio fluviale omonimo è protagonista di una diffusissima leggenda, narrata fra gli altri da Ovidio nelle Metamorfosi: P., tratto in inganno da un velo insanguinato, crede che l’amata Tisbe sia stata uccisa da un leone, e si uccide ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...