BETTINELLI, Giuseppe
Alfredo Cioni
Tipografo, editore e libraio a Venezia durante il sec. XVIII, pose il suo negozio in Merceria sotto l'insegna "Al secol delle lettere"; tra le sue prime edizioni, [...] - in quattordici volumi - di opere commentate di scrittori latini: Catullo, Properzio e Tibullo, Virgilio, Tacito, Plauto. Orazio, Ovidio. Ogni volume è ornato da una antiporta e da un frontespizio incisi con gusto classicheggiante dallo Scattaglia e ...
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CIVELLI (Civellius, Clavellius), Francesco Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Cantù verso la metà del sec. XV da Stefano e Paola Tanzi, che apparteneva a una famiglia di antica nobiltà.
Stando alle [...] letterarie: nei carmi lirici il C. si ispira a Orazio e Prudenzio, negli Hendecasyllabi a Catullo, nelle elegie a Ovidio. La lingua è accurata, la prosodia è rispettata, ma non si va oltre una decorosa imitazione dei classici. Un maggior ...
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RONCIONI, Marco
Anna Maria Pult Quaglia
– Nacque a Prato da Emilio di Luca di Giovan Battista. Secondo Sebastiano Nicastro (1919, p. 52) la nascita si deve collocare nel 1596. L’indicazione viene da [...] loro inventario è di un certo interesse. Le opere degli autori latini, poeti, storici e prosatori, sono numerose (Ovidio, Sallustio, Giovenale, Orazio, Virgilio, Lucrezio, Cicerone), ma non mancano gli autori italiani: Boccaccio, presente sia con il ...
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PASINI, Giuseppe Luca
Alessandro Catastini
PASINI, Giuseppe Luca. – Nacque il 18 ottobre 1687 a Padova; non sono noti i nomi dei genitori. Compì la sua istruzione presso il seminario della sua città [...] di cose nell’ambito della mitologia: Pasini affermò di essersi basato, per la stesura, sull’autorità di Omero, di Ovidio e di Virgilio.
Oltre alle Praelectiones in Sacram Scripturam, altre opere di Pasini sono rimaste in forma manoscritta. Anzitutto ...
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GHISI, Filippo
Giorgio Ravegnani
Nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XIII; appartenne al ramo della famiglia patrizia veneziana abitante nel sestiere di S. Croce, nelle parrocchie di S. [...] dello storico veneziano Marin Sanuto Torsello, fu "bel uomo e eloquente" ma di grande alterigia, tanto da far proprio il verso di Ovidio "Maior sum, quam cui possit fortuna nocere" (Met., VI, 195; cfr. Loenertz, p. 324).
Fonti e Bibl.: I trattati con ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque probabilmente nel 1482 da Vincenzo, giurista, e da Dorotea Foscherari, sposata da Vincenzo in seconde nozze dopo la morte della prima moglie [...] fratello Alessandro a Baldassar Castiglione, interessato a pubblicarne i lavori, che Camillo si occupò di Plinio, Ausonio Gallo e Ovidio (G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, IX, 1974, pp. 165 s.) ma di questi studi non si conserva nulla ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Giovanni senior
Massimo Ceresa
Figlio di Cristoforo, nacque da una famiglia originaria di Trino, presso Vercelli. È ignota la data di nascita. Il G., che era un agiato mercante, [...] Venetia" e senza il nome del tipografo. L'anno successivo Giovanni Francesco e Facino da soli stamparono le Eroidi di Ovidio. Poi scomparve anche Facino, e Giovanni Francesco stampò per conto proprio, dal 1562 al 1578, sostituendo il carattere gotico ...
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COMPAGNI, Sebastiano
Carlo Colombero
Scarsissime, o quasi nulle, sono le notizie biografiche reperibili intorno a questo geografo di origine ferrarese.
È accertata l'esistenza a Ferrara, nella seconda [...] il sospetto. Di contro, vi è da tenere presente che Negri, di professione, fu un letterato (ci restano suoi commenti a Ovidio) e non un geografo: egli avrebbe potuto benissimo effettuare una trascrizione dell'opera del C. come una sorta di passatempo ...
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NICOLOSI, Giovan Battista
Alessandro Ottaviani
NICOLOSI, Giovan Battista. – Secondogenito di dieci fratelli, nacque a Paternò, ai primi dell’ottobre 1610, da Antonio e da Antonina Corsaro.
Nella biografia [...] cfr. Di Matteo, 1977, pp. 71-93). Fra gli inediti meritano di essere ricordati i Ragionamenti cinque sopra le Metamorfosi di Ovidio (ms. 675), il Culto dell’Africa, e il corpus di opere dedicate alla fortificazione e all’arte militare (ms. 676), cui ...
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RAMO di Paganello
Marco Pierini
RAMO di Paganello. – Nacque a Siena attorno alla metà del XIII secolo, forse figlio di quel Paganello, lapicida, che lavorava nel cantiere della fabbrica del Duomo nel [...] della parte bassa della facciata, in La facciata del duomo di Siena, Cinisello Balsamo 2007, pp. 140, 144 s.; S. D’Ovidio, L’enigmatico “Ramolus de Senis” e la scultura lignea di primo Trecento in Campania, in Rassegna storica salernitana, n.s., XXV ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...