TRAVESI, Giovanni
Valentina Rovere
TRAVESI (Travesio), Giovanni. – Nacque a Cremona intorno al 1350. Fu il figlio di Guidino della Vicinia di San Vincenzo (Bonetti, 1940, p. 130), mentre non si hanno [...] lezione: la Rhetorica ad Herennium (Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1459); le Metamorfosi di Ovidio, che Travesi si fece trascrivere da Giacomo da Cassano (Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1670), e una raccolta ...
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GIARRATANO, Cesare
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Popoli (Pescara) il 24 luglio 1880 da Salvatore e da Ida Carradori.
La famiglia doveva essere agiata, perché risulta che una certa larghezza [...] ebbe come maestri B. Zumbini per la letteratura italiana, M. Kerbaker per la storia comparata delle lingue classiche, F. D'Ovidio per la storia comparata delle lingue e letterature neolatine, G. De Petra per l'archeologia, e F. Masci per la filosofia ...
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CERVI
Amedeo Tagliacozzo
Famiglia di contadini, eroi della Resistenza italiana. Il capostipite Alcide nacque a Campegine (Reggio Emilia) il 5 maggio 1875 da Gelindo, un mezzadro che aveva partecipato [...] marzo 1904), Aldo (nato il 9 febbr. 1909), Ferdinando (nato il 19 apr. 1911), Agostino (nato l'11 genn. 1916), Ovidio (nato il 18 marzo 1918) ed Ettore (nato il 2 giugno 1921). Subita l'influenza della predicazione socialista prampoliniana, educò i ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] della politica pontificia e poi si dedicò alla poesia sacra, Vincenzo Menni, astronomo e traduttore di Virgilio e di Ovidio, il giureconsulto Ascanio Scotti e lo storico Pompeo Pellini, Giampaolo Lancellotti e Cinzio Clavari, che aveva seguito il ...
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SALATIELE
Massimo Giansante
– Figlio di Martino di Papa, nacque a Bologna verso il 1210; nulla si sa della madre.
Si sposò nel 1230, o poco dopo, e dalla moglie Bertilla ebbe un figlio, Aliotto, notaio [...] ), acquisì uno spiccato gusto letterario e una notevole dimestichezza con gli autori della tradizione classica – Cicerone, Virgilio, Orazio, Ovidio, ma anche Aristotele e, fra i cristiani, Agostino e Boezio –, citati spesso e con una certa precisione ...
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MASI, Massimo Teofilo
Achille Olivieri
– Nacque a Firenze il 23 febbr. 1509 da Bernardo e da Maddalena di Leonardo d’Ambrogio, sua seconda moglie. Bernardo, calderaio, era imparentato con la casata [...] della lingua di Firenze rispetto a quella di Roma; del toscano, il M. si propone come uno dei «moderni» esperti, citando Ovidio e Cicerone, ma con l’influenza del Principe di N. Machiavelli e di L.B. Alberti. Afferma inoltre quanto importante fosse ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] oratoria, e venivano declamate nel ristretto ambito dell'ambiente scolastico. I centoni ricavati dai classici contemplavano Virgilio e Ovidio, Seneca, Tacito e Lucano, ma non escludevano le opere della bassa latinità e i Padri della Chiesa.
Fra ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] ordine e di seconda classe e in ottobre fu nominato assistente sulla cattedra di algebra e geometria analitica di Enrico D’Ovidio, che presentò all’Accademia delle scienze di Torino tre sue note, scaturite dalla tesi e dagli studi sulla teoria delle ...
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ZINGARELLI, Nicola
Massimiliano Corrado
Nacque a Cerignola (Foggia) il 28 agosto 1860 (benché sui documenti ufficiali figuri la data del 31 agosto), secondogenito di Girolamo, sarto, e di Teresa Longo.
Ricevette [...] un concorso bandito dall’Università di Pavia.
Zingarelli si avviò così alla carriera universitaria, con l’incoraggiamento di D’Ovidio; nel dicembre 1901 vinse il concorso presso l’Università di Palermo, ma dovette aspettare un anno prima di ottenere ...
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GIOVANNI da Cerreto, detto Tacuino
Margherita Breccia Fratadocchi
Originario del Monferrato, di G. si ignora la data di nascita e non si hanno notizie sul periodo precedente al suo arrivo a Venezia, [...] edizioni a Venezia nel 1539 e nel 1540 come "nevodo" di Giovanni Tacuino. Inoltre il Panzer riferisce di un'edizione di Ovidio, De arte amandi, stampata nel 1522 a firma di un Francesco Tacuino da Tridino.
Il nome di G. compare nelle sottoscrizioni ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...