Vedi ANFITEATRO dell'anno: 1958 - 1994
ANFITEATRO (ἀμϕιϑέατρον; amphitheatron; l'una e l'altra voce sorte in età romana)
H. Kähler
G. Forni
La parola, che appare per la prima volta in età imperiale, [...] va completata con un sostantivo, forse come ἀμϕιϑέατρον οἰκόδημα. La costruzione non va intesa nel senso in cui la interpretarono Ovidio (Met., ii, 25), Cassiodoro (Var., v, 42, 5) e, particolarmente, Isidoro di Siviglia (Or., xv, 2; xviii, 2), cioè ...
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VEDIO (o Veidio) POLLIONE, Publio (P. Veidius o Vedius Pollio)
A. Longo
Magistrato romano, figlio di liberti, ma entrato nell'ordine equestre per le sue grandi ricchezze, fece parte della cerchia degli [...] città, recanti al rovescio un tempio ottastilo. A causa della leggenda non molto chiara la moneta era stata riferita a Ovidio; con ipotesi altrettanto improbabile si pensò poi anche ad Augusto. Il conio è buono; il personaggio ha un aspetto giovanile ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] la morte, fu dato il nome di narciso. Questa la versione più nota del mito, quale appare nei versi di Ovidio (Met., iii, 339 ss.).
Gli stessi motivi fondamentali - indifferenza verso l'amore altrui, improvvisa passione verso la propria immagine ...
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ENONE (Οἰνώνη)
A. Rumpf
Ninfa, figlia della divinità fluviale Kebren, unitasi con Paride, da cui nacque Phorytos. Per quanto sappiamo, essa è nominata per la prima volta nel sec. V da Ellanico; il nucleo [...] di lei e il suo pentimento, spinse i poeti ellenistici a ornare le loro opere di elementi novellistici. Da Ovidio (Heroides, v) questa leggenda è trattata con fine penetrazione della psicologia femminile.
Inspiegabilmente raro è il ricorrere di essa ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] .Tra i g. antichi si distinguevano, al punto da proporsi quali modelli, il g. di Flora dei Fasti di Ovidio e quello di Amore, allietato da un'eterna primavera, dell'Epithalamium de nuptiis Honorii di Claudiano. Altre indicazioni potevano venire ...
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KORONIS (Κορωνίς)
G. Gualandi
2°. - Figlia del re dei Lapiti Phlegias, che generò, con Apollo, Asklepios (v.). Poiché si era data a Ischys, figlio di Elatos, Apollo la fece uccidere dalla sorella Artemide [...] incerta, fu venerata nell'Asklepieion di Titane, dove esisteva un suo xòanon (Paus., ii, 11, 7). Alla variante del mito riferita da Ovidio (Met., ii, 542 ss.; 598 ss.; Fast., i, 291) e da Servio (Aen., vi, 768) si può collegare la scena di un ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Europa tra preistoria e protostoria
Isabella Damiani
Nella preistoria e nella protostoria europea la ricostruzione dei percorsi e delle modalità [...] molto prezioso sia nella preistoria che nella protostoria, la cui origine, dibattuta da numerosi autori, secondo la versione di Ovidio (Met., II, 1-400) sarebbe dovuta alle lacrime delle ninfe Eliadi per la morte del fratello Fetonte, precipitato ...
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Vedi COSTANZA dell'anno: 1959 - 1973
COSTANZA
G. Bordenache
Museo archeologico. - Città della Romania, porto moderno sul Mar Nero, sorge sul sito dell'antica Tomis (v. vol. vii, pp. 916-917). Le numerose [...] ed idonea, il museo attuale è stato montato con principî moderni in un vasto edificio in occasione del bimillenario di Ovidio, celebratosi nel 1957 nella città del suo esilio.
Vi sono raccolti resti fossili e manufatti del Paleolitico medio e tardo ...
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PIRAMO e TISBE (Πύραμος, Θίσβη)
E. Paribeni
Il nome T. è assegnato a una piccola città beotica, a una delle figlie del fiume Asopos e ad una ninfa di sorgente che, con ogni probabilità, sarà da identificare [...] alzata, l'altra stante e fra i due un leopardo.
Nel repertorio degli affreschi pompeiani è invece il solito motivo ovidiano dei tragici amanti di Babilonia che s'incontra tre volte ripetuto. L'immagine più vivida nella sua incomposta veemenza è ...
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Vedi TOMIS dell'anno: 1966 - 1997
TOMIS (Τόμις, Τομεύς, Tomi, Tomis)
R. Vulpe
Nome antico dell'attuale porto di Costanza, sulla costa dobrugiana del Mar Nero. Colonia ionica di Mileto, fondata come semplice [...] tempo. Dopo la conquista della Dobrugia da parte di M. Licinio Crasso nel 28 a. C. accetta il protettorato dell'Impero Romano. Qui fu esiliato Ovidio tra il 9 e il 18 d. C. e in quest'esilio scrisse i Tristia e le Epistulae ex Ponto, fonti preziose d ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...