Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] allusioni di storia ellenistica riferibili alla fine del sec. 3º a. C., fa sorgere il dubbio che l'Ibis greca, se quella di Ovidio ne dà un'immagine fedele, sia opera di un imitatore di C. di lui un poco più recente. Certo C. tenne a confermare ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] poeta di piazza, fino a che, sempre secondo il racconto autobiografico, la scoperta, tra le sue varie e disordinate letture, di Ovidio lo spinse a dedicarsi interamente alla poesia ("Così in me un gran desio tosto s'accese / di seguitar di quelli le ...
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ALBERICO di Montecassino, iunior
Anselmo Lentini
, iunior. Nacque in Settefrati (Vai di Comino; oggi prov. di Frosinone) da un nobile nziles ai primi del sec. XII. Si fece monaco a Montecassino sotto [...] , coll. 1045 e 1048; G. Di Costanzo, Di un antico testo a penna della Divina Commedia, Roma 1801, pp. 7 ss.; F. D'Ovidio, Dante e S. Paolo, in Nuova Antologia, s. 4, LXVII (1897), pp. 219-220; Id., Studi sulla Divina Commedia, Palermo 1901, p. 336 ...
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Scrittore (Weald of Kent 1554 circa - Londra 1606). Divenne presto celebre con il romanzo Euphues (1579), che creò la moda letteraria dell'eufuismo. L'Euphues è, nella sostanza narrativa, uno dei tanti [...] commedie (Alexander and Campaspe, 1584; Sapho and Phao, 1584; Endymion, 1591; Gallathea, 1592; Mydas, 1592; Mother Bombie, 1594; The woman in the moone, 1597; Love's metamorphosis, 1601) tratta storie e leggende derivate da Luciano, Apuleio e Ovidio. ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] di un suo continuo adeguamento ai tempi. Gli scritti creativi di Muratori, secondo ➔ Graziadio Isaia Ascoli (Bianchi in D’Ovidio 1982: 73-77), assegnano al loro autore un posto di rilievo tra i predecessori di ➔ Alessandro Manzoni nella lotta ...
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DELLA PORTA, Teodoro (Mirone Teodoro)
Carrol Brentano
Quarto figlio dello scultore Guglielmo, nacque a Roma il 24 marzo 1567 (Gramberg, 1964, p. 19). La madre, Panfilia Guazzaroni, ebbe da Guglielmo, [...] di vari artigiani che avevano visto usare forme e disegni di Guglielmo per la Discesa dalla Croce,per le "Historie d'Ovidio" per "Historia circolare di tutti gli dei" e per varie Crocefissioni;ma tutti negavano di essere mai stati a conoscenza delle ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] 1881, p. 156, ma vedi contro questa opinione C. Dionisotti, Machiavellerie, p. 336).
Il Sallustio, a parte una riedizione (dicembre 1528) dell'Ovidio del 1519, è l'ultimo libro curato dal F. per i Giunti di Firenze. Non si sa se egli sia rimasto in ...
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Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] Faone, che avrebbe condotto la poetessa a suicidarsi gettandosi dalla rupe di Leucade. Il motivo, divenuto famoso, fu ripreso da Ovidio e passò anche nel neopitagorismo, in cui il suicidio di S. simboleggia l'anima dell'uomo che si annega nell ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] il nome a quelli di Guittone, Dante e Cino, e nei Trionfi lo aveva chiamato a sfilare nel corteo dei poeti con Alceo, Virgilio, Ovidio, Dante, Cino e tutti gli altri (Tr. Am., IV, 37). Tanta era l'opinione in cui il Petrarca teneva la poesia del Del ...
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Narcisismo
Antonino Lo Cascio
Luciana De Franco
Il termine fa esplicito riferimento al mito greco di Narciso e indica la tendenza e l'atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria [...] nel fiore che porta il suo nome. Il mito, qualunque sia la versione tramandataci a partire dal racconto di Ovidio nelle Metamorfosi, si incentra su immagini di trasformazione corporea (come Eco perde il proprio corpo, anche Narciso, imprigionato dal ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...