PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque probabilmente nel 1482 da Vincenzo, giurista, e da Dorotea Foscherari, sposata da Vincenzo in seconde nozze dopo la morte della prima moglie [...] fratello Alessandro a Baldassar Castiglione, interessato a pubblicarne i lavori, che Camillo si occupò di Plinio, Ausonio Gallo e Ovidio (G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, IX, 1974, pp. 165 s.) ma di questi studi non si conserva nulla ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Giovanni senior
Massimo Ceresa
Figlio di Cristoforo, nacque da una famiglia originaria di Trino, presso Vercelli. È ignota la data di nascita. Il G., che era un agiato mercante, [...] Venetia" e senza il nome del tipografo. L'anno successivo Giovanni Francesco e Facino da soli stamparono le Eroidi di Ovidio. Poi scomparve anche Facino, e Giovanni Francesco stampò per conto proprio, dal 1562 al 1578, sostituendo il carattere gotico ...
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COMPAGNI, Sebastiano
Carlo Colombero
Scarsissime, o quasi nulle, sono le notizie biografiche reperibili intorno a questo geografo di origine ferrarese.
È accertata l'esistenza a Ferrara, nella seconda [...] il sospetto. Di contro, vi è da tenere presente che Negri, di professione, fu un letterato (ci restano suoi commenti a Ovidio) e non un geografo: egli avrebbe potuto benissimo effettuare una trascrizione dell'opera del C. come una sorta di passatempo ...
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FERRERO, Ermanno
Piero Treves
Nacque di doviziosa famiglia, da Nestore e da Sofia Vassalli, a Torino, il 27 ag. 1855. Fece a Torino tutti gli studi medi, quindi iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza [...] l'Accademia di Torino ricevette dagli eredi Ferrero i seimila "pezzi" della sua raccolta di opuscoli.
Fonti e Bibl.: Necrologi: E. d'Ovidio, in Attidella Acc. delle scienze di Torino, XLII (1906-1907), pp. 121-123; L. Valmaggi, in Riv. di filologia e ...
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GUIZZARDO da Bologna
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Bologna nella seconda metà del XIII secolo da Bondo, o Bondi, forse originario del Frignano, nel Modenese, ma trasferitosi a Bologna. Come G., [...] II, Roma 1992, pp. 537-574; V. Lippi Bigazzi, I commenti veneti all'"Ecerinis" del Mussato e all'"Ars amandi" di Ovidio e i loro autori, in Italia medioevale e umanistica, XXXVIII (1995), pp. 21-140; G. Inglese, Epistola a Cangrande: questione aperta ...
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GIAMBELLI, Giovanni Zeno
Luca Dell'Aglio
Nacque a Verona il 29 giugno 1876 da Carlo e Luigia Lovagetti. Laureatosi all'Università di Torino, come allievo di C. Segre, dal 1904 fu assistente di geometria [...] delle sue idee sono state attivamente rielaborate.
Fonti e Bibl.: Messina, Arch. dell'Università degli studi, fascicolo pers.; E. D'Ovidio - C. Segre, Relaz. intorno alla memoria di G.Z. G.: risoluzione del problema degli spazi secanti, in Atti dell ...
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CRISTOFORO da Cremona (al secolo Picenardi)
Eduardo Melfi
L'esistenza di questo sacerdote cappuccino è validamente documentata solo dai primi di giugno del 1630, vale a dire dal momento della sua ammissione, [...] P. C. nel romanzo e nella storia, in Nuova Antologia, 16 luglio 1885, pp. 199-228, poi raccolto in F. D'Ovidio-L. Sailer, Discussioni manzoniane, Città di Castello 1886, pp. 147-196, che, pur occupandosi solo marginalmente del problema della identità ...
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LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] , dove affrescò, a istanza del ricco mecenate senese, le lunette del soffitto con soggetti mitologici tratti dalle Metamorfosi di Ovidio e ispirati unitariamente al tema dell'aria. E veramente "aerea" può dirsi l'esecuzione dell'opera - già compiuta ...
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DENARI, Odofredo
Enrico Spagnesi
Nacque a Bologna, verosimilmente ai primi del '200, da Bonaccorso di Riccardo. Gli scrittori più antichi, fino al Sarti, lo scambiarono talvolta col glossatore Roffredo [...] citazioni di auctores, a dimostrazione d'un cospicuo bagaglio di cultura generale e specifica: tra i classici, Cicerone e Seneca, Ovidio e Virgilio; tra i medievali Donato e Prisciano, Isidoro e Papia. I giuristi menzionati sono ben trentatré, tra i ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] chiara derivazione rubensiana. Sono ora perduti gli affreschi di palazzo Nascio con storie tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, temi evocanti il clima della cultura letteraria che aveva già fornito argomenti alla decorazione cinquecentesca, anche per ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...