DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] di vera e propria integrazione del testo), l'inglese Cuming Scott la giudicava "poco meno favolosa che le Metamorfosi di Ovidio" in una lettera all'amico napoletano L. Catalani (1842, p. 5); questi prendeva a contestame i singoli asserti ponendo le ...
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CORREGGIO (Correggio Visconti), Niccolò Postumo
Paola Farenga
Figlio di Niccolò, consignore di Correggio, e di Beatrice, figlia naturale di Niccolò d'Este, nacque, molto probabilmente a Ferrara, fra [...] nei cori e nelle parti liriche. Fonte della Fabula è il mito di Cefalo e Procri così come viene esposto da Ovidio nel libro VII delle Metamorfosi, che sarà anche alla base della storia autobiografica narrata dall'ospite di Rinaldo nel canto XLIII ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] Fiorita di Armannino da Bologna del 1325). Le fonti della Fiorita vanno invece ricercate tra i classici latini (i principali: Ovidio, Seneca, Livio - di cui G. conosce I, III e IV Decade - Sallustio), come tra gli autori di Summae, enciclopedie e ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] a figure della dignità e delle qualità umane. I modelli poetici sono ovviamente quelli del latino classico, da Ovidio a Tibullo, soprattutto al Virgilio bucolico. Di particolare interesse per il culto classicista del D. quei componimenti raccolti ...
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FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] , ormai sostanzialmente risanato, al fratello Giovan Paolo (1733-79) per permettergli di sposarsi con Francesca del sen. Ovidio Bargellini nella speranza di continuare la famiglia, riservandosi la sola modestissima entrata di lire 1.600 annue e le ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] i giovani, o alcuni giovani, considerarlo un "superato", massime quando entrò alla Normale la nuova filologia con Vitelli e D'Ovidio, col Piccolomini e col Puntoni; potevano sorriderne o riderne anche il D'Ancona e il Barboni; i migliori non gli ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] Sicily (1130-1187), Oxford 1990, ad ind.; G. Cantarella, Scene di folla in Sicilia nell'età dei due Guglielmi, in A Ovidio Capitani. Scritti degli allievi bolognesi, Bologna 1990, pp. 9-37; D. Abulafia, Le due Italie, Napoli 1991, pp. 137-201; H ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] interpretano il tema del miele e delle vespe, allusivo al nome della famiglia Vespucci, trattato nei Fasti di Ovidio, con un’ironia giocosa espressa nelle figurette velocemente abbozzate e nelle teste grottesche particolarmente vicine agli esempi di ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] J.P. Getty Museum di Los Angeles e l'altra alla Galleria Borghese: in entrambe il soggetto profano desunto dalle Metamorfosi di Ovidio - probabilmente la storia di Pan e Siringa (Gentili, pp. 122-125; ma si veda anche l'ipotesi di Ciammitti che nel ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] c. XXXIII, vv. 1-90), ma anche fra i più densi di stilemi, di ricalchi, di reminiscenze di Virgilio, Lucano, Ovidio, tesi tutti a nobilitare attraverso uno stile "tragico" la cruda materia cronachistica per farla assurgere alla dignità di exemplum. L ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...