AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] dall'Amari nel III vol. dell'edizione milanese (1886) della sua Storia del Vespro Siciliano (pp. 504-522),e il D'Ovidio intratteneva con lui una fitta corrispondenza sul Contrasto di Cielo D'Alcamo.
Non minore importanza hanno anche gli scritti che l ...
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SCEGLOV, Jurij K.
Giorgio Patrizi
Semiologo e linguista russo, nato a Mosca nel 1932. Attualmente insegna all'università del Wisconsin. È un rappresentante della scuola di Tartu che, sotto la direzione [...] , 1967). Nel suo scritto Nekotorye certy strukture ''Metamorfoz'' Ovidija (trad. it., Alcuni tratti strutturali delle ''Metamorfosi'' di Ovidio, in Semiotica della letteratura in URSS, a cura di R. Faccani e U. Eco, 1969), apparso nella miscellanea ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] di R. Cremante e S. Santucci, Clueb, Bologna 2009, pp. 1-47.
F. Nassi (a cura di), Carteggio D’Ovidio, 1° vol., D’Ovidio-D’Ancona, Scuola Normale Superiore, Pisa 2003.
F. Pesci, Cronologia, grafici, statistiche, in La scuola italiana dall’Unità ai ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su riviste di settore, anche da una Sintassi ...
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PALADINI, Virgilio
Filologo classico, nato a Mantova il 2 giugno 1912 e morto a Roma il 3 marzo 1971; professore di letteratura latina nelle università dal 1952 (magistero Maria SS. Assunta di Roma, [...] 1959; Cicerone retore e oratore, ivi 1960). Ma i suoi studi coprono tutto l'arco della latinità antica, dall'età arcaica (Ovidio, uomo e poeta, L'Aquila 1957; Lucrezio, De rerum natura, Roma 1946) a Claudiano (edizione critica del De raptu, Roma 1952 ...
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Poeta e grammatico (n. in Inghilterra 1180 circa - m. dopo il 1258). Studiò a Oxford e quindi, dopo il 1195 circa, a Parigi, dove fu alunno di Alano di Lilla; dal 1229 al 1231 insegnò a Tolosa, poi a Parigi [...] retoriche. Sembra anche certa l'attribuzione a G. di un commento allegorico-esegetico alle Metamorfosi di Ovidio (Integumenta super Ovidii Metamorphosin), tramandato dai manoscritti sotto il nome di Johannes Anglicus (e pubbl. nel 1933), che si ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] Ascoli, Torino 1901, pp. 403-413 (a causa del quale ebbe una polemica, poi rientrata, con F. D'Ovidio: cfr. D'Ovidio, 1982, p. 164); Intorno alle reliquie del dialetto tergestino-muglisano, in Atti dell'Accademia scientifica veneto-trentino-istriana ...
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CECCARONI, Agostino
Sergio Cella
Nacque a Calisese (Cesena) il 4 nov. 1867, figlio di Rinaldo e di Adelaide Guidi. Studiò dapprima nel seminario di Cesena, poi ne uscì per seguire e completare gli studi [...] . All'insegnamento delle lettere egli affiancò il gusto per la narrativa e per il teatro; pubblicò così un'edizione d'Ovidio, Frammenti: prose e versi (Lecco 1891) anche in dialetto milanese, La beneficenza (ibid. 1891) e l'operetta La Tombola (ibid ...
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FINAMORE, Gennaro
Umberto Russo
Nato a Gessopalena (Chieti) l'11 ag. 1836 da Enrico, dottore in legge, e da Rachele Ricci, dei baroni di Casoli, intraprese gli studi nel seminario arcivescovile di Lanciano [...] G. F., in Lares, XVIII [1952], 1-2, pp. 1 s.). Il suo metodo nello studio del dialetto, "guidato dal D'Ovidio e da Clemente Merlo, è quello scientifico, secondo gli indirizzi della scuola neogrammatica tedesca" (Giammarco).
Il F. morì a Lanciano il 9 ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] ). Il Vivaldi sembra avvalorare tale ipotesi, esponendo, subito dopo aver parlato del F., le teorie linguistiche di Ovidio Montalbani, "anch'esso bolognese".
Nell'argomento dell'Oracolo, a imitazione dei Ragguagli di Parnaso di Traiano Boccalini, il ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...