DE MATTEIS, Emilio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Sulmona il 15 luglio 1631 da Orazio, luogotenente del grande ammiraglio per le Province d'Abruzzo, e da Vincenza de Monte, figlia del giureconsulto [...] è l'aver contribuito in modo determinante all'edificazione del palazzo dei gesuiti (attuale sede del liceo classico "Ovidio"), che, iniziato dal fratello Vincenzo, appartenente egli stesso all'ordine ignaziano, sarebbe rimasto incompiuto senza il suo ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] autori, prosatori (Livio, Sallustio, Cicerone, Seneca, Valerio Massimo, Boezio, Simmaco) e i poeti (Virgilio, Stazio, Lucano, Ovidio). Alla lettera vanno prese le espressioni usate dall'Anonimo romano per definire i suoi talenti intellettuali: era ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] delle singole pietre nelle zone cruciali della città. Ancora all'ambiente familiare risale l'ammirazione per uomini come i D'Ovidio, i Kerbaker, gli Zumbini. Ma presto all'interno di questi spazi cominciarono ad aprirsi interstizi di curiosità, di ...
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BENEDETTO da Piglio
Cecil Grayson
Nato a Piglio, piccolo centro del Lazio nel territorio tra Subiaco e Anagni, probabilmente intorno al 1365, verso il 1385 si recò a Bologna per intraprendere gli studi [...] gli scritti, giacché da essi spunti, motivi e ritmi passano nel Libellus, i cui modelli furono soprattutto i Tristia di Ovidio e il De consolatione philosophiae di Boezio.
La già ricordata Ecloga ad honorem invicti principis Sigismundi sui lavori del ...
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GAZZERA, Costanzo
Gianluca Schingo
Nacque a Bene Vagienna (Cuneo) il 20 marzo 1779 da Giovanni Bartolomeo e da Eleonora Maria Costamagna, in una famiglia antica ma non agiata. Entrato nell'Ordine dei [...] libro di Lombardo Della Seta edito a Lione nel 1495, e seguito dalla Notizia d'una sconosciuta edizione piemontese delle Eroidi di Ovidio del secolo XV (in Memorie della R. Accad. delle scienze di Torino, s. 1, XXIX [1825], pp. 55-69). Il suo impegno ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] . Arti, mestieri e professioni nella Roma del Trecento, Roma 2001, pp. 238, 252 s.; M. Miglio, Cronisti romani del Quattrocento, in Ovidio Capitani. Quarant'anni per la storia medioevale, a cura di M.C. De Matteis, II, Bologna 2003, pp. 283-289; A ...
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ACCIAIUOLI, Filippo
Clementina Rotondi
Figlio di Ottaviano e di Maria di Donato Acciaiuoli, nacque a Roma nel 1637. Studiò nel Seminario Romano, ove si distinse per la sua intelligenza e per il suo [...] Chi è causa del suo mal pianga se stesso (Roma, palazzo Colonna, 1682) con il motto, sotto il titolo, "Poesia di Ovidio e musica di Orfeo".
L'A. si dedicò anche alla pittura, con quadri di "capricciose invenzioni", come dice il Crescimbeni. Fondata ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] , e la Storia della Vergine con emblemi delle litanie lauretane. In una galleria infine dipinse scene delle Metamorfosi di Ovidio secondo le illustrazioni di Virgil Solis del 1563; e nella loggia monumentale del giardino il ciclo dell'Eneide e gli ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] , dieci per ogni libro; 13 elegie sono in forma di epistole scambiate tra i due amanti secondo il modello delle epistulae heroides di Ovidio, 14 scambiate tra il poeta e gli amanti, due tra I. e il padre, una diretta da Sigismondo ad Amoretn. Si deve ...
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DE BLASIIS (de Blasiis, De Blasis, Blasiis), Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Sulmona (L'Aquila) il 5 aprile del 1832, primogenito di Michele, che era giudice istruttore, e di Elisabetta Fawals, [...] molte monografie da lui firmate sono Poche rispetto alle tante altre alle quali ha variamente collaborato" (p. 18).
Bibl.: F. D'Ovidio, Necrol. di G. D., in Renddella R. Acc. dei Lincei, classe di scienze morali, storiche e filosofiche, s. 5, XXIII ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...