Nome umanistico di Giovan Paolo Parisio (Cosenza 1470 - ivi 1522). Fece parte dell'Accademia Pontaniana a Napoli, dov'ebbe cariche e favori da Ferdinando II d'Aragona; caduto in disgrazia del successore, [...] . Illuminato umanista e critico geniale, lasciò molti e importanti commenti ai classici (così quelli a Claudiano, alle Eroidi di Ovidio, a Orazio; molti altri inediti a Napoli). Enrico Stefano ne pubblicò nel 1540, col titolo De rebus per epistolam ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] Luigi XIV; si accostò al teatro, abbozzando le scene, andate perdute, di una Amasie e di una tragedia sugli amori di Ovidio. Dopo un soggiorno a Uzès, dove si era recato con la speranza di ottenere un beneficio ecclesiastico, tornò a Parigi e scrisse ...
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Famiglia di tipografi, originaria di Chablis (sec. 15º). I più noti sono Pierre che lavorò a Chablis (1478) e a Parigi (1486-92), dove divenne tipografo del re (1488); lavorò spesso per A. Vérard, e diede [...] di N. Jenson, che stampò principalmente a Venezia (1472-78 circa, e 1481); e poi a Pinerolo (1479-81) e a Milano (dal 1481); tra le sue edizioni: le Metamorfosi di Ovidio (1472), Virgilio (1475), il De consolatione philosophiae di Boezio (1479). ...
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Poeta (Hartshill, Warwickshire, 1563 - Londra 1631). Fu scrittore fecondo e versatile. Contribuì alla voga dei canzonieri, come altri sonettisti elisabettiani, con Idea. The Shepheards garland (1593), [...] tediose e prosaiche, ma menzione a parte meritano England's heroicall epistles (1597), raccolta di lettere immaginarie in versi, scambiate tra personaggi illustri, ispirate alle Heroides di Ovidio, Nymphidia (1627), e la Ballad of Agincourt (1606). ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] della politica pontificia e poi si dedicò alla poesia sacra, Vincenzo Menni, astronomo e traduttore di Virgilio e di Ovidio, il giureconsulto Ascanio Scotti e lo storico Pompeo Pellini, Giampaolo Lancellotti e Cinzio Clavari, che aveva seguito il ...
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Pittore (Les Andelys, Normandia, 1594 - Roma 1665), tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Q. Varin (1611), nel 1612 si trasferì a Parigi dove, dopo un [...] avvenne l'incontro con G. B. Marino per il quale eseguì dei disegni illustranti le Metamorfosi di Ovidio (Windsor Castle) che, unica testimonianza rimastaci del periodo preromano, indicano una formazione ancora manieristica. Incoraggiato da Marino ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] oratoria, e venivano declamate nel ristretto ambito dell'ambiente scolastico. I centoni ricavati dai classici contemplavano Virgilio e Ovidio, Seneca, Tacito e Lucano, ma non escludevano le opere della bassa latinità e i Padri della Chiesa.
Fra ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su riviste di settore, anche da una Sintassi ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] ordine e di seconda classe e in ottobre fu nominato assistente sulla cattedra di algebra e geometria analitica di Enrico D’Ovidio, che presentò all’Accademia delle scienze di Torino tre sue note, scaturite dalla tesi e dagli studi sulla teoria delle ...
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GIOVANNI da Cerreto, detto Tacuino
Margherita Breccia Fratadocchi
Originario del Monferrato, di G. si ignora la data di nascita e non si hanno notizie sul periodo precedente al suo arrivo a Venezia, [...] edizioni a Venezia nel 1539 e nel 1540 come "nevodo" di Giovanni Tacuino. Inoltre il Panzer riferisce di un'edizione di Ovidio, De arte amandi, stampata nel 1522 a firma di un Francesco Tacuino da Tridino.
Il nome di G. compare nelle sottoscrizioni ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...