Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] ), la direzione degli addobbi per l'entrata trionfale ad Anversa del cardinale Infante Ferdinando (1635) e le decorazioni per il padiglione di caccia della Torre de la Parada, vicino a Madrid, con episodî delle Metamorfosi di Ovidio (1637-38). ▭ Tav. ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] sostegno delle sue tesi G. richiamava l'autorità della Bibbia, di Ovidio, dei "grandi filosofi" e di Dante, tutte fonti che, particolare alle Egloghe virgiliane e alle Metamorfosi di Ovidio, queste ultime filtrate da un'opera conosciuta alla ...
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ALLEGRI, Gregorio
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Musicista, compositore, sacerdote, nacque a Roma verso il 1584 - Fétis, erroneamente, ha 1570 -, da Pantasilea Crescenzi e da Costantino. Il padre, di modesta famiglia (che non [...] . In contrasto con il giudizio sfavorevole del Micheli, Antimo Liberati, allievo dell'A., in una lettera del 15 ott. 1684 ad Ovidio Persapegi definiva l'A. un "celebre contrappuntista, e con la voce e con la penna, d'ottima e perfetta composizione e ...
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COSTANZI (Costanzo), Antonio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Fano nel 1436 da maestro Giacomo e da Lucia Ciccolini, entrambi di nobile famiglia. Il padre lo indirizzò dapprima alla scuola di Ciriaco [...] del commento dei Fasti dalla prima edizione del C. (1489) a quella del 1727 a cura di Pietro Burmanno (P. Ovidii Nasonis Opera omnia... cum notis variorum, cura et studio Petri Burmanni, Amstelodami MDCCXXVII) nella quale il C. viene citato insieme ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] morte precoce del valentissimo Tamagni e prima che desse il meglio di sé C. Giussani (quando lo stesso F. D'Ovidio restava e lavorava in campo "classico" quasi esclusivamente per ricerche linguistico-glottologiche e non superava l'onesta mediocrità l ...
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GASPARE da Padova (detto Gaspare Romano)
Paolo Di Paola
Non si conoscono anno e luogo di nascita di questo miniatore originario di Padova che fu attivo negli anni Ottanta del XV secolo a Roma dove, in [...] che ritiene ascrivibili a G.: le miniature del Plinio di Cambridge (University Library, Inc. I.B.3.2), dell'Ovidio della Bibliothèque nationale di Parigi (Fondslat. 8016), e dell'Eusebio di Londra (British Library, Harley 4965). Tali analogie sono ...
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BEVERINI, Bartolomeo
Nicola De Blasi
Nacque a Lucca il 3 maggio 1629 da Bernardo, agiato mercante, e da Chiara Pierotti. Affidato, per gli studi, a Pietro Lombardi, curato della pieve di S. Paolo nei [...] nel 1674i Carminum libri septem,dedicandoli a Fabio Guinigi. I poeti più di frequente imitati sono Catullo, Properzio e Ovidio, ma l'intento rigidamente moralistico e didascalico trae dall'imitazione strani effetti, al limite con la parodia. Unico ...
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CARNERIO, Agostino
Paolo Veneziani
Figlio di Bernardo, nacque, quasi certamente nella città di Ferrara, attorno alla metà del secolo XV: egli era infatti apparentemente ancora assai giovane nel 1474, [...] dedica, datata 1476, di Francesco Dal Pozzo al cardinale Francesco Gonzaga permette una datazione approssimativa di un'edizione delle Metamorfosi di Ovidio che reca nel colophon il nome del C. ma non l'anno e il luogo di stampa. All'incirca a quegli ...
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CORDERO, Baldassarre
Paolo Veneziani
Membro di un'influente famiglia di Mondovì, visse nel secolo decimoquinto e fu l'iniziatore dell'arte tipografica nella sua città.
Il C. è considerato il primo tipografo [...] a Sisto IV in esortazione alla guerra contro i Turchi, infine un'edizione delle satire di Giovenale. Le Heroides di Ovidio del 18 febbr. 1473 sono l'ultima opera datata e sottoscritta dai due tipografi.
L'attività della società fu interrotta ...
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ACCIAIUOLI, Filippo
Clementina Rotondi
Figlio di Ottaviano e di Maria di Donato Acciaiuoli, nacque a Roma nel 1637. Studiò nel Seminario Romano, ove si distinse per la sua intelligenza e per il suo [...] Chi è causa del suo mal pianga se stesso (Roma, palazzo Colonna, 1682) con il motto, sotto il titolo, "Poesia di Ovidio e musica di Orfeo".
L'A. si dedicò anche alla pittura, con quadri di "capricciose invenzioni", come dice il Crescimbeni. Fondata ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...