Orientalista francese (Parigi 1731 - ivi 1805), fratello di Louis-Pierre. Durante un suo soggiorno in India (1755-1761) riuscì a procurarsi, primo fra gli Occidentali, alcuni manoscritti dell'Avesta, il [...] testo sacro dello zoroastrismo, e a farsi iniziare dai dotti parsi all'interpretazione di esso. Tornato in Francia, fece conoscere all'Occidente nella sua versione francese (1771) i testi da lui ritrovati. ...
Leggi Tutto
Iranista (Château-Salins, Mosella, 1849 - Parigi 1894), fratello di Arsène: fu prof. al Collège de France. Opere principali: Études iraniennes (1883) e la versione e commento dell'Avesta (3 voll., 1892-1893), [...] ove è data notevole importanza alla tradizione indigena, pahlavica e parsi, e la redazione definitiva dell'Avesta è abbassata al 1º sec. a. C. ...
Leggi Tutto
. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] sé (v. sotto). Sono 21 inni in onore di singole divinità e sono da considerare, in origine, in rapporto con il calendario pārsi nel senso che la divinità di ciascun giorno doveva avere il proprio inno. Tuttavia i numeri degli Yašt non s'accordano con ...
Leggi Tutto
Sidhwa, Bapsi
Sidhwa, Bapsi. ‒ Scrittrice pakistana di lingua inglese (n. Karachi 1936). Cresciuta a Lahore, attivista nel movimento di difesa delle donne asiatiche, insegna scrittura creativa a Houston, [...] il romanzo The crow eaters (1978; trad. it. Il talento dei Parsi, 2000): caratterizzato da una forte impronta umoristica, è un’epopea familiare della pacifica comunità parsi-zoroastriana (a cui la scrittrice appartiene) nell’India d’inizio Novecento ...
Leggi Tutto
. Fondatore di una setta che intorno alla metà del sec. VIII, cercò di ridare in Persia nuova vita alla religione mazdaica conciliandola con le dottrine dell'islamismo. Tratti di questo, come la proibizione [...] del vino e la limitazione all'uso parsi del connubio fra i consanguinei, accolti da B., se non riuscirono a rendere accetta la nuova religione ai convertiti all'islamismo, apparvero ai Magi come contaminazione della fede nazionale, onde essi ...
Leggi Tutto
(o pehlevi) La fase media dello sviluppo storico del gruppo linguistico iranico e la letteratura, religiosa e profana, redatta in tale lingua e scrittura. Il p., costituito da 2 dialetti principali il [...] pahlavīk (dell’Iran nord-occidentale, conosciuto anche come partico o arsacidico) e il pārsī´k (dell’Iran sud-occidentale, conosciuto anche come sasanidico o medio-persiano), registra l’adozione dell’alfabeto aramaico, che in questo processo subì le ...
Leggi Tutto
Il più importante centro marittimo dell'India Inglese, situato sull'isola dello stesso nome, a 18° 55′ N. e 72° 54′ E. Una gettata artificiale la unisce all'isola di Salsette e poi alla terra ferma. Amministrativamente [...] con 57 kmq. e una popolazione totale (1921) di 1.175.914 ab. (979.400 nel 1911), per 2/3 Indù, poi Musulmani, Parsi, Cristiani, ecc. Gli Europei sono circa 50.000.
Per la bellezza del suo aspetto, come per i vantaggi commerciali della sua posizione ...
Leggi Tutto
Stato indigeno vassallo dell'India, a N. del golfo omonimo e della penisola di Kathiawar. Ha una superficie di 19.700 kmq. e 484.000 ab. (1921), di cui 3/5 Indù, 1/5 maomettani, il resto giaina e pochi [...] parsi e cristiani. Capitale è Bhuj.
Il territorio è quasi del tutto isolato dal continente indiano per la presenza di vastissime paludi (Rann of Cutch, 60.000 kmq.), le quali però si asciugano quasi completamente nella stagione secca. Arido, nel ...
Leggi Tutto
schietto
Lucia Onder
L'aggettivo è riferito a rami (If XIII 5) e a giunco (Pg I 95): nel primo caso è contrapposto ai rami nodosi e 'nvolti della selva dei suicidi, e vale " lisci e diritti "; ha lo [...] " liscio " (" sine aliquo speciali signo ", dice Benvenuto, alludendo ai bassorilievi che movimentano la cornice dei superbi): Ombra non lì è né segno che si paia: / parsi la ripa e parsi la via schietta / col livido color de la petraia (Pg XIII 8). ...
Leggi Tutto
Mistry, Rohinton. – Scrittore indiano (n. Mumbai 1952) di lingua inglese. Laureato in matematica, emigrò nel 1975 in Canada dove studiò filosofia all’Università di Toronto. Dopo la prima raccolta di racconti [...] entrambe le opere è la varia umanità che popola un affollato condomio di Mumbai, in gran parte composta da Parsi, esponenti di quella comunità alla quale lo stesso scrittore appartiene; M. ne descrive le difficili esistenze con malinconica amarezza ...
Leggi Tutto
parsi
agg. e s. m. [dal pers. pārsī «persiano»]. – Relativo o appartenente ai Parsi, comunità zoroastriana dell’India, discendente dagli zoroastriani di Persia ivi immigrati fin dal sec. 8° d. C., in seguito all’invasione araba e alla islamizzazione...