Uomo politico (Mouilleron-en-Pareds, Vandea, 1841 - Parigi 1929); repubblicano e antibonapartista, fu eletto sindaco di Montmartre (1870) e deputato all'Assemblea Nazionale, ove votò contro i preliminari [...] verso la Germania, nel nov. 1917, nel momento della prevalenza degli Imperi centrali, C. ritornò alla presidenza del consiglio: represse con energia ogni tentativo di tradimento (P.-M. Bolo), ogni velleità pacifista (J. Caillaux), ottenne per Foch il ...
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Uno dei sette sapienti dell'antica Grecia vissuto, secondo la tradizione, tra il 640 e il 570 a. C. Aristocratico, lottò con i fratelli di Alceo contro il tiranno Melancro, e con Alceo stesso contro il [...] volgare traditore. Dopo che Alceo e i suoi compagni di parte furono esiliati, P. fu legalmente nominato esimneta (dittatore considera contemporaneo di Pisistrato e narra come guidasse i Mitilenei contro gli Ateniesi che avevano occupato ...
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Figlio (m. 468 a. C. circa) di Cleombroto, della stirpe regale degli Agiadi, successe al padre nella tutela di Plistarco, figlio di Leonida. Comandò i Greci vittoriosi a Platea (479) contro i Persiani, [...] e rendendosi inviso agli Ioni e alla stessa Sparta. Nel 471 Atene ottenne il consenso di Sparta per cacciarlo da Bisanzio. P. allora andò nella fortezza di Colone in Troade, poi tornò a Sparta fidando nel favore degli iloti. Ma accusato di tradimento ...
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Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di Tarquinio il Superbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto [...] (che i Romani avrebbero invece cercato di mascherare). Alcuni autori antichi tramandano il nome di P., Lars, e ricordano l'esistenza di un figlio, Arrunte, morto nella battaglia di Ariccia nel 504 a. C. Per alcuni studiosi moderni il nome P ...
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Console romano (m. 216 a. C.) negli anni 219 e 216 a. C. Con Marco Livio Salinatore (219), diresse la seconda guerra illirica. Preoccupati dalla minaccia cartaginese, i due consoli si accontentarono di [...] Dimale e l'isola di Faro, donde cacciarono Demetrio costringendolo a riparare presso Filippo di Macedonia. Accusati di peculato, P., a differenza di Livio, ottenne l'assoluzione. Partecipò (218) all'ambasceria che recò a Cartagine l'ultimatum del ...
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Nome di tre re di Macedonia: P. I fu nel 7 sec. a. C. il fondatore della dinastia degli Argeadi. P. II regnò dal 450 circa al 419, avversò Atene e si alleò con Sparta; respinse (429) una invasione di Odrisi; [...] alleatosi con lo spartano Brasida sottomise (425) la Lincestide. P. III regnò dal 365 al 359: si staccò dapprima dall'alleanza tebana per avvicinarsi ad Atene; ma dopo la battaglia di Mantinea (362) riprese la politica antiateniese aiutando la ...
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Figlio di un conciatore di Adramittio (n. intorno al 180 a. C.); fattosi credere Filippo figlio di Perseo, ultim0 re di Macedonia, pretese al regno. Consegnato ai Romani (153) da Demetrio I di Siria, riuscì [...] a fuggire a Mileto, poi in Tracia, infine in Macedonia (149), dove fu bene accolto dal popolo e salutato re. Vinse il pretore romano P. Iuvenzio (148), ma fu vinto da Q. Cecilio Metello, di cui seguì a Roma il trionfo. ...
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Dinastia d'imperatori romani; ebbero il supremo potere dal 193 al 235 d. C., tranne la breve interruzione del regno di Opellio Macrino (217-18). La dinastia comprende cinque imperatori: L. Settimio Severo [...] (193-211); i suoi figli, M. Aurelio Severo Antonino detto Caracalla (211-17), e P. Settimio Geta (211-12); i nipoti di sua cognata Giulia Mesa, M. Aurelio Antonino Pio, detto Eliogabalo (218-22), e M. Aurelio Severo Alessandro (222-35). ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] quasi tutte le piazze e i giardini furono ornati di monumenti (quello a Emanuele Filiberto è di C. Marochetti, 1838); nel II abbandonò T., lasciando il comando della piazza al generale W. P. Daun. La difesa fu assai energica (fu in questa occasione ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] (all’infinito) o collaterale (in secondo grado); l’adottato e i figli dell’adottante; l’adottato e il coniuge dell’adottante, l’ la dottrina distingue in propria (art. 556 c.p.) e impropria (557 c.p.): commette la prima colui che essendo legato da ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...