FRANCHI, Raffaello
Silvia Zoppi Garampi
Nacque a Firenze il 21 maggio 1899 da Annibale e da Agostina Chiarelli. Appena adolescente iniziò a lavorare nella trattoria del padre a piazza Pitti, la "piazza [...] ), 1959, p. 489; Letteratura italiana (Einaudi), II, p. 820; IX, pp. 45, 268, 518; Storia letteraria d'Italia, Il Novecento, a cura di G. Luti, Padova 1989-93, I, pp. 274, 276, 284, 397; II, pp. 784 s., 842, 871, 905, 963, 1051, 1100, 1191, 1681. ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] nella società degli umanisti romani. Si era impadronito ben presto del latino (forse dopo aver compiuto dei brevi studi a Padova poco dopo il suo ritorno da Costantinopoli) e anche dell'italiano, in modo da poter svolgere le sue mansioni senza ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] la battaglia di Agnadello nel giugno del 1509. Passò l'autunno del 1509 al seguito di Massimiliano all'assedio di Padova. Nel corso di un contrattacco conquistò e distrusse il castello di Moccò (ottobre 1511), ma dovette interrompere senza risultato ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] del poeta romanesco.
È del 1890 la prosa Caffè Greco, che riproduce la conferenza tenuta nell’aula della Gran Guardia a Padova e a Firenze al Circolo artistico. Nel rinomato caffè romano di via dei Condotti Pascarella ritrovava gli amici del gruppo ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] sopravvissuta a contrasti e dissidi. Continuò, inoltre, a collaborare assiduamente al Giornale degli eruditi e dei curiosi di Padova, portò a termine l'edizione, in soli 250 esemplari, della Posilicheata di P. Sarnelli (ibid. 1885), lavorò al ...
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FALLETTI, Gerolamo
Franco Pignatti
Proveniva da un'illustre famiglia di Trino (Vercelli) ma originaria di Villafalletta, nel Monferrato. Il padre Guidone e il fratello Niccolò sono ricordati nel De [...] grave peggioramento. Il 30 settembre, ormai conscio della fine, scrisse l'ultima lettera ad Alfonso. Morì il 3 ott. 1564 a Padova, assistito dai familiari, dopo una lunga e dolorosa agonia.
Il Pigna, spedito il 3 stesso a recuperare i documenti e il ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] (in collab. con J. Meddemen et al., Torino 1978; ma v. anche il volume Beppe Fenoglio. Storia di un «continuum» narrativo, Padova 1980), Opere di Ennio Flaiano (in collab. con A. Longoni, Milano 1990) e Opere di Gesualdo Bufalino (in collab. con F ...
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DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] XI (1780), col. 826; Poesie oneste delp. Pier Luigi di Gesù Maria … consacrate al nob. e val. sig. conte D. D., Padova 1766; G.B. Corniani, Elogio del conte D. D…., Brescia 1781; A. Brognoli, Elogi di bresciani per dottrina eccellenti del sec. XVIII ...
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GUASTI, Cesare
Zeffiro Ciuffoletti
Nacque a Prato il 4 sett. 1822 da Ranieri e Rosa Sacchi.
Il padre, modesto commerciante e poi libraio e dal 1831 tipografo, veniva da una famiglia di contadini della [...] dottrina artistica cristiana della parola, Torino 1935; F. De Feo, C. G., in Spiritualità e azione del laicato cattolico italiano, II, Padova 1969, pp. 465-508; B. Gherardini, C. G., santità e liberalismo nell'epoca piana, in Pio IX, I (1972), pp ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] parlato. Fenomeni dell'oralità nelle novelle del Quattro-Cinquecento, Firenze 1991, pp. 27-55, 173-222; V. Rossi, Il Quattrocento, Padova 1992, p. 325; P. Cherchi, Su una fonte del Piovano Arlotto e il Liber de vita philosophorum di W. Burleigh, in ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...