CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] de pauperibus diligendis di Gregorio Nazianzeno, per ringraziarlo del dono di alcuni codici del padredellaChiesa greca, si fondono con quelli politici che portano il C. a svolgere un ruolo di mediazione - che non sembra essere stato irrilevante ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] il cui carattere specificamente cristiano non è di evidenza immediata, sebbene vi si trovi occasionalmente citato il padredellaChiesa Gregorio di Nazianzo. Come attestano vari ḥadīṯ (detti del Profeta), il Profeta aveva rifiutato come superstizione ...
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autorità (autoritade)
Giorgio Stabile
Il termine deriva dal latino auctoritas (presenti, tra le altre, nel latino medievale le forme actoritas, autoritas, authoritas) e in D. compare nella forma prevalente [...] [in opp. exemplaria] "). In tal modo auctoritas finisce col designare il testo in quanto tale. L'auctoritas di un padredellaChiesa, di un filosofo o di un poeta (auctoritas Augustini, Aristotilis, Ovidii) non designa più la sua dignità ed efficacia ...
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GIOVANNI d'Andrea
Giorgio Tamba
Nacque da Andrea e da Novella, probabilmente nel 1271. La data di nascita è desunta dall'ultima iscrizione di G. nell'elenco dei cittadini atti alle armi, relativo all'anno [...] o Vita s. Hieronymi: completata secondo alcuni nel 1334 e secondo altri nel 1346, è un trattato sulle opere del padredellaChiesa cui G. professava profonda devozione e considerazione e in onore del quale compose anche un inno e sette orazioni. Di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei magni, dei minuti e nuovi dei
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pantheon romano è un sistema flessibile e coerente, [...] apre la bocca al vagito, Levana posta a proteggere il sollevamento del bambino, Cunina le culle (4, 11). Il PadredellaChiesa spiega questo funzionamento dicendo che in queste specifiche incombenze, assegnate con minuzia a molti dèi, c’è una vera e ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] di cui sono membri, dunque come credenza determinata e insieme di azioni particolari.
Medioevo islamico, ebraico, cristiano
Il padredellaChiesa Lattanzio (3° sec.) polemizza con Cicerone e riconduce la religio non al verbo relegere, ma al verbo ...
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TOSI, Luigi
Paolo Cozzo
– Nacque a Busto Arsizio il 6 luglio 1763.
Avviato dalla facoltosa famiglia alla carriera ecclesiastica, negli anni giovanili frequentò il collegio somasco di Lugano. Dopo un [...] attraverso la promozione di un’intensa attività editoriale volta a diffondere il pensiero e la fama del PadredellaChiesa, si mostra infatti influenzato da quella cultura filogiansenista dalla quale era partito il «revival agostiniano tardo ...
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NAZARI di Calabiana, Luigi
Ennio Apeciti
NAZARI di Calabiana, Luigi. – Nacque il 27 luglio 1808 a Savigliano (Cuneo) da Filippo e da Sofia Toesca dei conti di Castellazzo.
Compaesano di Santorre di [...] , un cenacolo di studi promosso dal 1816 dal conte Ludovico di Villanova Solaro, per gli aderenti del quale era obbligatorio assumere il nome di un PadredellaChiesa; scelse quello di Dionigi di Alessandria, per la sua azione di pacificazione fra la ...
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COLLAZIO (Collatius, Collatinus), Pietro Apollonio Massimo
Roberto Ricciardi
Nacque a Novara nella prima metà del XV sec., probabilmente verso il 1430-1435.
La data della nascita non si può fissare [...] miglioramenti del testo. Il de la Bigne pensava che il C. fosse un poeta cristiano dell'età carolingia, un tardo padredellaChiesa. Il primo ad accorgersi dell'errore e a collocare la sua fioritura nella seconda metà del secolo XV, facendone all ...
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GREGORIO Nazianzeno, Santo
G. Galavaris
Predicatore, patriarca di Costantinopoli e Dottore dellaChiesa, detto il Teologo, nato intorno al 330 ad Arianzo (presso Nazianzo in Cappadocia), dove morì nel [...] venissero frequentemente illustrati; per questo motivo si è conservato un numero di manoscritti miniati delle sue opere maggiore rispetto a ogni altro PadredellaChiesa orientale.Tra i primi ritratti noti di G. vanno menzionati quello di S. Maria ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...