Poeta bizantino del sec. IX. Siciliano d'origine, studiò a Costantinopoli sotto Leone il Filosofo, matematico nella scuola di Magnaura. Scrisse in distici elegiaci un velenoso attacco contro il maestro [...] accusandolo di paganesimo e di empietà. Rimproverato per avere sparlato del maestro anche dopo morto, ribadì in trimetri giambici le accuse contro Leone, dichiarandosi "patricida dell'empio maestro", appellandosi a Cristo sola fonte di verità e ...
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Vescovo (n. nelle Gallie verso il 330 - m. Rouen 409 o 415). Militò da giovane nell'esercito romano; dopo la conversione al cristianesimo, fu ordinato prete e mandato a evangelizzare i Nervî. Eletto vescovo [...] di Rouen verso il 380, si oppose al paganesimo, al pelagianesimo e all'arianesimo. Di lui resta un sermone De laude sanctorum. ...
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(o Cazari) Popolazione che nel 6° sec. d.C. fondò un grande Stato nelle steppe dell’odierna Russia meridionale, tra il basso Volga e il medio Dnepr. Capitale era la città d’Itil′ sul Volga, capo dello [...] Stato un khāqān. Dal primitivo paganesimo passarono all’ebraismo, assimilando elementi di cultura giudaica, bizantina e musulmana. ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] un rilievo sempre maggiore.
Senza il ruolo assunto dalla Chiesa, le norme contro i culti pagani e la proibizione del paganesimo non avrebbero avuto l’efficacia che invece ebbero, infine, con Teodosio. Questa fu l’enorme differenza fra le decisioni di ...
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Una delle più cospicue gentes romane del 4º sec. d. C., di cui sono peraltro dubbî i legami di parentela con altri Ceionî dei secc. 2º-3º d. C. Questi C., assieme ai Simmachi, ai Petronî e ad altri, rappresentano [...] l'estrema resistenza del paganesimo al cristianesimo vittorioso. Loro capostipite è Rufio Volusiano: personaggi di rilievo furono però anche il figlio Rufio Albino, console nel 335 e prefetto dell'urbe (365-366); il pronipote Rufio Albino, coltissimo ...
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Nel più antico culto domestico dei Romani, gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia e del loro ripostiglio; in seguito tutte le divinità protettrici della famiglia, con culto simile a [...] quello dei Lari. Furono venerati, insieme con Vesta, fino al termine del paganesimo, quando Teodosio ne proscrisse il culto (392 d.C.). Come i P. privati si ebbero anche i P. pubblici a tutela della vita dello Stato, venerati prima nel tempio di ...
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Nome dell'ignoto autore di un componimento in 344 esametri leonini, l'Ecloga Theoduli, scritta probabilmente nel sec. 10º e largamente diffusa, specie come testo scolastico, fino al sec. 16º. L'operetta [...] è articolata come una tenzone fra il pastore Psèusti (la Menzogna), che difende il paganesimo, e la pastorella Alitìa (la Verità), che difende i dogmi cristiani e alla quale è assegnata la vittoria da Fronèsi (la Ragione). ...
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Letterato (circa 310-405 d. C.) della cerchia di Simmaco, nativo di Siracusa, ma trasferitosi a Roma in gioventù. Autore di una riduzione in latino di un libro greco sulle costituzioni e di alcune poesie [...] ed epigrammi. Fu letterato di gusto classicistico, alieno da ambizioni politiche, fedele al paganesimo, uno dei rappresentanti della rinascita pagana della seconda metà del 4º sec. ...
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Fu il nome di parecchi re della città di Edessa nella Siria settentrionale, i quali regnarono qualche secolo avanti e dopo Gesù Cristo. Tra questi Abgar IX (179-216 d. C.) passò dal paganesimo al cristianesimo.
Al [...] nome di Abgar V, il Nero (Ukkâmâ), che regnò dal 4 a. C. fino al 7 d. C. e dal 13 al 50, si riconnette una pia leggenda, molto diffusa specialmente nelle chiese cristiane dell'Oriente, conservata in diverse ...
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Nella storia delle religioni, pluralità di teste, caratteristica di alcune figure divine appartenenti a mondi culturali diversi, ma per lo più aventi una religione di tipo politeistico in senso stretto. [...] La p. divina, nota sia attraverso testimonianze iconografiche dirette, sia dalla tradizione letteraria (in primo luogo per il paganesimo degli Slavi), va tenuta distinta, in quanto esprime una particolare qualità di alcuni dei, dalla p. propria di ...
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paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...
pagano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. paganus, quindi propr. «abitante del villaggio», e più tardi «pagano»; il mutamento di sign. potrebbe essere dovuto al fatto che l’antica religione resistette più a lungo nei villaggi che nelle città; secondo...