Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] e a San Polo ([lu] «il», [ˈkwilːu] «quello», [viˈtelːi] «vitelli»), a partire dalla valle dell’Aniene presentano uno sviluppo palatale che li trasforma in [-(ʎ)ʎ-] o [-(j)j-] (a Vicovaro e Roviano, in provincia di Roma, [ju] «il», [ˈvijːu] «quello ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ).
2.2.7 Il fenomeno della palatalizzazione di -(l)l- davanti a -i e -u, testimoniato nei documenti fin dal XIV secolo (➔ palatali), è diffuso in un’ampia zona tirrenica e appenninica posta a cavallo fra i dialetti mediani e quelli meridionali (ed è ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] tardo non erano più realizzati come approssimanti, ma forse come fricative, e in italiano la /j/ ha poi dato origine a un’affricata palatale: peius > pe[dːʒ]o; sanguis > sang[w]e.
In altri casi si è verificata una spirantizzazione, cioè una ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] presenta dunque il problema della d. eccezionale nelle sillabe finali con dittongo discendente.
1) Con l'ultimo elemento costituito dalla palatale i (frequente negli antichi; cfr. anche Fiore II 5 e dissemi: Tu ssaï veramente; CXXXIX 3 Voï mi fate sì ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] -, -ua- e -ya-; (2) che dopo le iniziali velari e l'occlusiva glottale fosse possibile la presenza di un'approssimante centrale palatale -j- dinanzi sia alla -a:- lunga, assegnata al II grado, sia alle sequenze -ia- e -ya-, assegnate al III grado in ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] /s/, /z/ o, per probabile trafila settentrionale, con l’affricata dentale /ʣ/ (fr. hasard → azzardo); la fricativa palatale sorda /ʃ/ conserva la medesima articolazione (scialle ← fr. châle; besciamella ← fr. béchamel / béchamelle) oppure è resa, se ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] fricativa [β] dell’occlusiva bilabiale sonora /b/ presso arabofoni e ispanofoni: a[β]ere «avere».
Comuni sono anche le sostituzioni delle palatali laterale /ʎ/ e nasale /ɲ/ con i nessi /l+j/ e /n+j/, che possono essere indotte dalla pronuncia diffusa ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] dominî affini e che potrebbe essere di ragione etrusca, e con quel fenomeno di i e u per e e o dinanzi a palatale e a n -l- gutturale (in casi, cioè, quali famiglia, lingua, vince, unghia, dunque di fronte ai toscani comuni fameglia, lengua, vence ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] focu, incoronati, iocundo, peccata e seconda). Inadeguata, ma in accordo con i più antichi documenti in volgare, la resa di l palatale in nol «non gli (a loro)» e serviateli (con clitico in funzione di dativo); innovativo infine anche il digramma ‹cq ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] ’esito del gruppo latino -si̯-/-se̯- in toscano (e in italiano). L’esito normale è una fricativa palatale [ʃ], preservata in posizione postconsonantica: rovesciare < *reversi̯are. Tuttavia, nella lingua standard in posizione intervocalica troviamo ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...