CHIAVERI, Gaetano
Rose Wishnevsky
Secondogenito di Maffeo, commerciante di vini di origine bergamasca, nacque a Roma nel 1689, secondo quanto annotava nel 1766 il conte G. Carrara nello Zibaldone di [...] degli architetti di corte, e soprattutto quello di Z. Longuelune che si ispirava alla chiesa del castello diVersailles, il re potrebbe trattare del modello conservato a Roma in palazzo Massimo).
Il primo progetto conosciuto (non del tutto ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] il suo saggio Gli incendiari della Comune o le stragi di Parigi ed il governo diVersailles.
La vita di Petruccelli della Gattina epitomizzava le esperienze della generazione di patrioti e intellettuali meridionali che si formò negli anni della ...
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FRANCESCHINI, Baldassarre detto il Volterrano
Marco Gallo
, Baldassarre Figlio dello scultore Gaspare, nacque a Volterra nel 1611.
Gaspare è l'autore della statua di S. Francesco, in tufo, per la chiesa [...] Carità di s. Martino nel palazzodi S. Clemente (già palazzo Guadagni) e l'affresco col Re Davide in palazzo a C. Ferri, la tela con La gloria di Luigi XIV che trionfa sul tempo (1664: Versailles, Musée du Château) è stata correttamente attribuita ...
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BARZINI, Luigi
Piero Melograni
Nato a Orvieto il 7 febbr. 1874, da Ettore, piccolo industriale, e da Maria Bartoccini, frequentò l'Istituto tecnico di Perugia, ove avrebbe dovuto diplomarsi in ragioneria. [...] tanti buoni frutti aveva dato in passato. Durante la conferenza diVersailles il B. si schierò dalla parte dei nazionalisti mentre l alcune notizie sono in G. Pini, Filo diretto con Palazzo Venezia, Bologna 1950, passim. Un giudizio piuttosto negativo ...
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CASTELLAMONTE, Amedeo di
Luciano Tamburini
Figlio del conte Carlo e d'Ippolita Maria Fiocchetto, nato a Castellamonte (Torino) nel 1618, si addottorò in legge. Sulle orme paterne si dedicò all'architettura; [...] "sorpresa" e il dispotismo è presentato con chiarezza di partizioni. È l'esempio diVersailles a suggerire il modello non solo di un nucleo a sé stante (quasi città satellite), ma di un nuovo tipo di società che adegua internamente l'edificio al suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] solenne, sono già presenti nella decorazione della galleria di Apollo nel Palazzo del Louvre, ricostruita dopo un incendio su progetto dello stesso Le Brun (1660). Ma è nella reggia diVersailles che la variante francese della decorazione barocca si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento in Francia, dopo le prese di posizione contro lo stile [...] . Nel 1786 riceve l’incarico di commissario responsabile per l’ultima fase della politica di abbellimento di Parigi. Disegna vaste composizioni per i grandi monumenti che il re intende riedificare: il castello diVersailles, un teatro tra il Louvre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita delle accademie scientifiche costituisce uno dei principali fattori di [...] . Quest’ultimo, che alloggia al secondo piano del palazzo, è il principale promotore degli incontri scientifici. Oltre a Su richiesta di Colbert, l’Académie realizza una carta della Francia, contribuisce alla costruzione delle fontane diVersailles e ...
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FERDINANDO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque a Parma il 20 genn. 1751, secondogenito e primo maschio del duca di Parma Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta [...] uno dei numerosi e prolungati soggiorni alla corte paterna diVersailles, nota caratteristica del suo matrimonio con il consorte : ridurre l'organico dipalazzo e dell'amministrazione, confermare e, anzi, consolidare l'autorità di du Tillot, attutire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In polemica col barocco, lo stile rocaille adotta un tono meno aulico e fastoso. [...] isolamento della reggia diVersailles e riportare la corte a Parigi. Il trasferimento nella capitale accende una gara di emulazione tra le famiglie aristocratiche impegnate nel restauro e nell’ammodernamento dei palazzi parigini e degli hôtels ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...